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Eboli, appuntamenti culturali durante la Fase 2: arriva la “rassegna social”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

EBOLI. “La cultura è condivisione” è la rassegna social con cui il Comune di Eboli rinnova l’offerta culturale ed artistica in questa seconda fase dell’emergenza da Covid-19. Una serie di appuntamenti culturali, a cadenza settimanale, presentati in video, di produzioni artistiche e culturali ebolitane portate in scena a Eboli.

«Mettiamo ancora una volta al centro dell’azione di promozione della città la cultura, valorizzando esponenti ed artisti della città – ha spiegato nel corso della presentazione il sindaco, Massimo Cariello -. In attesa di riprendere le attività pienamente e normalmente, diamo spazio ad una serie di video veicolati attraverso i social. Un appuntamento che rientra nella programmazione in atto che guarda alla gestione di eventi e spazi in questa fase emergenziale, perché la promozione del nostro territorio non si ferma, anche in nuove forme organizzative. Tutto questo guardando alla ripresa del turismo, avendo strutture ricettive e momenti culturali storici, archeologici ed artistici quali riferimenti certi.  Un altro grande obiettivo, al quale hanno contribuito in maniera decisiva l’assessore Lamonica, il settore politiche culturali e il mio staff nella fase organizzativa».

La programmazione prevede tre diversi momenti. Si parte con “Eboli a teatro”, da domenica 24 maggio, che prevede quattro appuntamenti. Stesso numero di appuntamenti anche per la rassegna “Eboli Legge”, presentazioni editoriali accompagnate da opere d’arte di quattro artisti ebolitani. Infine, “Eboli in musica”, a luglio ed agosto, in cui saranno presentati spettacoli live musicali e concerti che, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e distanziamento sociale, potranno prevedere anche la presenza di pubblico contingentato ed essere trasmessi in diretta streaming.

«La cultura rimane volano fondamentale per ogni aspetto della società, in termini di crescita delle comunità – ha sottolineato l’assessore Angela Lamonica -. Abbiamo voluto un nuovo format a causa dell’emergenza da coronavirus, nell’attesa di tornare tutti alle modalità normali per godere pienamente di eventi ed occasioni culturali».

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