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Salerno, la lettera al veleno della Fisi contro l’Asl: “medici ed infermieri chiamati eroi, ma senza premio”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. “Liquidati a personale della ASL di SALERNO circa 280.000 euro, con Determina n 19787 “LIQUIDAZIONE LINEA PROGETTUALE 6/118 PROGRAMMA D “STAR BENE A SCUOLA – VERSO LE SCUOLE PROMOTRICI DI SALUTE” – ANNI SCOLASTICI 2017/2018 e 2018-2019. Ad essere referente del progetto e a proporre tale determina la dottoressa Zampetti, ex first lady dell’attuale governatore della Campania De Luca.

La dottoressa Zampetti, Responsabile della U.O.S.D. Promozione della Salute, finì sulle cronache locali poiché – a Nocera Inferiore – la sua sede operativa era composta da quasi sei stanze per una struttura che sostanzialmente non aveva nessun dipendente al suo servizio. Qualche tempo dopo la ASL SALERNO stanziò oltre 42.000 euro per riqualificare una parte della struttura di via Nizza per allocarci così lo spazio adolescenti di cui è ella stessa responsabile (Fonte “Le Cronache”).

Gli emolumenti liquidati al personale, che dovrebbero riguardare circa cento operatori, verranno corrisposti ai partecipanti mediante una “autocertificazione” per gli interventi effettuati nel progetto.

Ai sensi dell’art. 10 del regolamento “sulla gestione e attuazione di progetti finanziati con risorse vincolate” della ASL di SALERNO, le attività progettuali per il personale di Comparto devono sempre essere svolte al di fuori del normale orario di servizio mediante l’attestazione oraria che avverrà con timbratura del badge in entrata ed in uscita. Proprio non si riesce a comprendere come mai l’attestazione oraria necessaria per il progetto, diventi poi “autocertificazione” di eventuali servizi prestati al di fuori dell’orario di servizio. Ma a finire sotto accusa sono tutti i fondi vincolati, regionali e non, a progetti incentivanti per il personale dipendente che la ASL di SALERNO “sottrae” ad ogni forma di confronto o controllo della RSU Aziendale e delle O.O.S.S. che vengono regolarmente escluse da ogni partecipazione attiva. Pertanto, unilateralmente, la ASL sceglie Dirigenti e personale dipendente su cui far confluire tali fondi in una ottica di assoluta mancanza di trasparenza premiando “amici” ed “amici di amici”.

Al tempo del COVID, ai Medici ed agli Infermieri definiti eroi, la Regione Campania e De Luca non riconoscono un euro in più per il lavoro svolto. È imbarazzante, però, che la ex first lady di De Luca riconosca – proprio in tempi di COVID – una media di circa 3.000 euro per dipendente senza la rituale rendicontazione oraria. Che sia un altro modo per premiare solo gli amici?” dichiara Rolando Scotillo della FISI. Dal 2010 ad oggi non un euro è stato riconosciuto come produttività al personale di Comparto ed i fondi sono stati “sequestrati” dalla ASL e considerati risparmio di gestione, ma per gli amici i soldi si trovano sempre”.

(comunicato stampa)

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