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Uomo picchiato a Giffoni Valle Piana: arrestati gli aggressori

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Tempo di Lettura: 3 minuti

L’8 luglio 2020, a Montecorvino Rovella, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti del pluripregiudicato C.M., 36 anni, ritenuto responsabile di concorso in sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina in danno di un uomo di Pontecagnano (classe 1977), pure gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Il 24 novembre 2019, i Carabinieri di Giffoni Valle Piana allertati telefonicamente, rinvenivano presso un poligono di tiro situato in località Colle della Maddalena di quel Comune, una persona denudata con evidenti segni di tumefazione al viso, poi identificato in un secondo momento.

L’uomo ha riferito ai militari intervenuti di essere stato oggetto, la sera precedente, di una cruenta aggressione ad opera di 3 – 4 individui, di cui non era in grado di fornire elementi per l’identificazione se non quello che taluni di essi avessero un accento straniero.

Ha raccontato di essere stato sorpreso alle spalle nel mentre camminava a piedi in Via Picentia di Pontecagnano dai citati malviventi, che iniziavano a pestarlo violentemente con calci e pugni, per poi rinchiuderlo all’interno di un’autovettura e trasportarlo in detto poligono, sito in zona collinare. Qui è stato completamente denudato, ancora pestato a sangue ed abbandonato dopo essere strato derubato degli indumenti, degli effetti personali e del suo telefono cellulare.

L’immediata acquisizione dei filmati di videosorveglianza del poligono di tiro da parte dei Carabinieri della Stazione di Giffoni V.P. ha con

L’immediata acquisizione dei filmati di videosorveglianza del poligono di tiro da parte dei Carabinieri della Stazione di Giffoni V.P. ha consentito di individuare l’automobile – una Mercedes modello ML 270 di colore grigio con targa bulgara – utilizzata dai malviventi. Da qui l’identificazione di C. M., proprietario ed utilizzatore del veicolo, quale uno dei protagonisti – se non il principale – del grave episodio criminoso.

Il rinvenimento di tracce ematiche all’interno dell’auto, e precisamente nel vano portabagagli, consentivano altresì l’estrapolazione di un profilo genetico che, comparato con quello appartenente alla vittima del cruento pestaggio, ne faceva emergere una perfetta concordanza biologica.

In sintesi, l’esito complessivo delle investigazioni, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha permesso di documentare gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, pienamente condivisi dal GIP che ha disposto la misura cautelare.

Proseguono le indagini per capire il movente dell’azione criminosa, sul quale la vittima ha offerto scarsa collaborazione, ma da ricondurre presumibilmente ad ambienti delinquenziali.

Fonte: Salernonotizie.it

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