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Evasione fiscale in società di materiali ferrosi. Il sequestro nel salernitano

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Tempo di Lettura: 2 minuti

La Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti del legale rappresentante e dell’amministratore di fatto di una società dell’Agro nocerino-sarnese, esercente il commercio all’ingrosso di rottami ferrosi e cascami metallici.

Le indagini hanno consentito di scoprire che, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’azienda in questione, con sede a Scafati (SA), ha evaso, tra il 2015 ed il 2018, l’imposta sul reddito delle società per un valore complessivo di oltre 940.000 euro. Il meccanismo fraudolento consisteva nella registrazione di fatture ed altri documenti contabili in relazione all’acquisto dei materiali, con l’intento di dedurne i relativi costi e di non corrispondere quanto dovuto al Fisco. Un settore strategico, quello dello smaltimento dei rifiuti ferrosi.

I rottami venivano raccolti e consegnati agli impianti di trattamento privi dei formulari di identificazione e previo pagamento “cash”, senza cioè che la transazione sia stata accompagnata dalla documentazione necessaria a garantire il tracciamento dei rifiuti ai fini fiscali ed ambientali.

I rappresentanti sono stati denunciati per utilizzo ed emissione di fatture false, sono stati così sequestrati dalle Fiamme Gialle denaro rinvenuto sui conti correnti, automezzi ed immobili, fino all’intero ammontare dell’imposta evasa.

Tra i beni sequestrati vi è anche una palazzina di tre piani, completa di attico e garage, nel centro di Minori (SA), dal valore di circa 600.000 euro.

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