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Salerno, sit-in davanti al Ruggi dell’Unione sindacale di base: “necessaria inversione di rotta”

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Tempo di Lettura: 4 minuti

SALERNO. “La Sanità italiana è nuda, dopo che l’epidemia causata dal coronavirus SARS-CoV-2 ha stracciato gli ultimi veli.

Decenni di tagli, privatizzazioni e precariato hanno prodotto il quadro desolante sotto gli occhi di tutti: quello di un Servizio Sanitario Nazionale che, nonostante gli sforzi sovrumani degli operatori, vacilla sotto i duri colpi di un’emergenza senza confini.

E in Regione Campania il quadro è ancora più desolante dopo anni di spending review (tagli posti letto, chiusura di ospedali, decurtazione fondi economici destinati al personale, tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale, maxiticket sui farmaci e sulle prestazioni specialistiche) che hanno impoverito il Servizio Sanitario Regionale sia in termini di quantità delle prestazioni offerte ai cittadini ma principalmente in termini di qualità dei servizi ospedalieri e territoriali.

È ORA DI DIRE BASTA A TUTTO QUESTO!!!

La USB chiede una vera inversione di rotta al Governatore De Luca con un piano di assunzioni straordinario di personale medico e infermieristico per far fronte all’emergenza Coronavirus ponendo fine al precariato in tutte le sue forme e reinternalizzando tutti i servizi appaltati.

Anche qui a Salerno, come abbiamo riscontrato negli altri grandi ospedali di Napoli, Caserta, Benevento e Avellino, abbiamo verificato che ci sono condizioni di lavoro che non garantiscono la sicurezza sia degli operatori ma anche e soprattutto quella dei pazienti che arrivano al P.S. del “Ruggi” di Salerno.

– siamo alla terza ondata e ancora non abbiamo percorsi COVID definiti al fine di impedire che sia lo stesso ospedale focolaio di contagio ed inoltre le biocontenitive sono state sostituite da
“lenzuole sul viso dei pazienti”;

– abbiamo verificato una pessima gestione dei Lavoratori assunti a tempo determinato per l’emergenza epidemiologica da COVID 19 che non sono stati impegnati tutti nei reparti COVID 19;

– molti Lavoratori a tempo indeterminato (età media 55 anni) senza alcuna valida ragione sono stati deportati dalle UU.OO. di provenienza nei reparti COVID;

– una perversa e clientelare gestione del personale, avallata da tutte le altre sigle sindacali, fa emergere corsie privilegiate solo per una parte del personale mentre l’altra parte (senza protezioni sindacali) viene stremata da turni massacranti in particolare ciò avviene nei reparti COVID;

– si chiede un efficace turn-over del personale impegnato nei reparti COVID per evitare fenomeni di Burnout e sofferenze psicologiche;

– pessima organizzazione delle Sale Operatorie dove con un unico accesso non viene garantita la sicurezza dei pazienti alimentando una promiscuità fonte di contagio tra pazienti COVID e NO-COVID.

Per tutte queste ragioni mercoledì 31 marzo l’USB Campania sarà presente con un presidio di protesta davanti all’Ospedale “RUGGI” di Salerno a rivendicare assunzioni vere, stipendi dignitosi e adeguati per tutti e a dire basta con il precariato nella Sanità Pubblica”.

(comunicato stampa)

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