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Cava de’Tirreni: uccise la moglie con 47 coltellate, inammissibile il ricorso presentato, la Cassazione non fa sconti

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Tempo di Lettura: 2 minuti

La Corte di Cassazione ha giudicato “Inammissibile” il ricorso presentato dai legali di Salvatore Siani, il barbiere di Cava de’ Tirreni condannato per il brutale femminicidio della moglie, la 41enne Nunzia Maiorano.

Un delitto, quello avvenuto nel gennaio del 2018, che sconvolse la comunità metelliana: 47 coltellate che straziarono il corpo di Nunzia, massacrata davanti al figlio dopo l’ennesimo litigio con il marito.

In appello Salvatore Siani è stato condannato a 30 anni di carcere. Provvedimento verso il quale era stato proposto ricorso in Cassazione. I giudici però lo hanno respinto, confermando di fatto il pronunciamento del tribunale.

“La giustizia si è compiuta. Il tuo assassino è stato condannato a 30 anni di reclusione, il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione. Nunzia, nulla potrà farti tornare in vita ma noi siamo state insieme a te sempre. Tu non sarai mai dimenticata, non lo permetteremo. Tutte le associazioni sul territorio non lasceranno dimenticare il tuo nome”: questo il commento affidato ai social di Filomena Avagliano, attivista dei diritti delle donne e presidente della commissione pari opportunità del Comune di Cava de’ Tirreni.

Nel nome e in ricordo di Nunzia Maiorano nel corso degli anni tante sono state le iniziative messe in campo per dire mai più femminicidi.

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