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Straordinari agli operatori sanitari, la Uil Fpl Salerno: “le aziende devono pagare cinque anni di arretrati”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. Agli infermieri e agli operatori sanitari turnisti che hanno prestato servizio in giorno festivo infrasettimanale compete il pagamento dello straordinario festivo per il servizio prestato, qualora, alternativamente, non si sia garantito il debito orario. La Cassazione, con una recente sentenza, ha stabilito che, diversamente da quanto sostenuto da alcune aziende sanitarie, ai turnisti della sanità, che prestano servizio durante giornate festive infrasettimanali, competono non solo le due indennità contratto nazionale di categoria, ma anche la corresponsione dello straordinario festivo, maggiorato del 30%). Sulla stessa linea il Giudice del Lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha dichiarato l’immediata esecutività dei decreti ingiuntivi proposti da alcuni dipendenti turnisti dell’Asl Salerno, nel merito del recupero delle somme spettanti per il servizio reso in un festivo infrasettimanale e non corrisposto come straordinario festivo.


“Le aziende sanitarie che sostenevano, invece, che il pagamento delle indennità di turnazione di festività assorbisse, in qualche modo, quanto indicato dal contratto nazionale, e che, conseguentemente, si rifiutavano di pagare anche lo straordinario festivo, saranno costrette a pagare sino a 5 anni di arretrati ai propri infermieri. Accogliamo tale sentenza con grossa soddisfazione, il lavoro prestato dal personale sanitario turnista nel festivo infrasettimanale merita una giusta corresponsione, qualora il lavoratore non abbia optato per il riposo compensativo”, ha detto Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl Salerno. “Questa segreteria, da sempre vicina ai lavoratori, in special modo in questo periodo pandemico emergenziale, che ha visto l’universo della sanità in prima linea con turni e prestazioni straordinarie, ribadisce la corretta applicazione delle norme contrattuali vigenti. Su questo il contratto nazionale di categoria è chiaro: l’attività prestata in giorno festivo infrasettimanale dà titolo, a richiesta del dipendente da effettuarsi in trenta giorni, a equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista o per il lavoro straordinario festivo”. Invitiamo, pertanto, tutto il personale turnista a verificare, in assenza di equivalente riposo compensativo, la corresponsione esatta per le prestazioni effettuate nei festivi infrasettimanali e siamo a disposizione con i nostri dirigenti per sostenere e supportare i lavoratori, anche legalmente, qualora si renderà necessario. Tale verifica si rende opportuna ed urgente onde interrompere eventuali tempi di prescrizione. Siamo convinti che la valorizzazione del capitale umano passi attraverso il giusto e doveroso riconoscimento economico a tutti lavoratori. Ai lavoratori della sanità, in particolare, va anche il nostro sentito ringraziamento per l’impegno costante, prezioso, indispensabile che ogni giorno profondono per il bene primario di tutti noi: la salute”.

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