Agropoli, progetto da 12 milioni per l’istituto “Gino Landolfi”
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AGROPOLI. Scuole moderne, più sicure ed accoglienti, grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’amministrazione comunale di Agropoli sta lavorando per candidare gli istituti scolastici cittadini agli Avvisi del PNRR di recente emanazione, finalizzati alla promozione di un’edilizia scolastica ecosostenibile e sicura.
Il primo passo è stato fatto con l’approvazione del progetto definitivo relativo all’istituto “Gino Landolfi”, sito in Piazza della Repubblica. La parte vecchia della scuola elementare sarà demolita e ricostruita secondo i moderni standard di sicurezza sismica e puntando al miglioramento delle classi energetiche. Il costo delle opere è di 12,4 milioni di euro.
L’edificio che ospita la scuola Gino Landolfi fu inaugurato nel 1959 e più volte durante gli anni ha fatto registrare delle criticità, fin dai primi mesi successivi all’inaugurazione. Il Comune di Agropoli è dovuto intervenire in diverse occasioni per poter garantire la sicurezza degli studenti.
I fondi PNRR rappresentano l’occasione per avere finalmente una scuola adeguata ai moderni standard di sicurezza che le tecniche di costruzione degli anni ’50 non prevedevano.
«Gli uffici comunali – ha spiegato il sindaco Adamo Coppola – stanno lavorando assiduamente per candidare dei progetti agli Avvisi del PNRR di recente emanazione. Si tratta di un’occasione imperdibile e irripetibile e non ci siamo fatti trovare impreparati. Il primo passo è stato fatto con il progetto per la scuola Landolfi. E’ un istituto che negli anni ha subito diversi interventi di messa in sicurezza e benché oggi non vi siano rischi per bambine e bambini, l’edificio non può rispettare gli standard di sicurezza richiesti dalle normative vigenti».
«Purtroppo i bandi Pnrr non prevedono fondi per la delocalizzazione degli edifici scolastici, per questo non abbiamo potuto optare sulla realizzazione di un unico polo scolastico – ha aggiunto il primo cittadino – stiamo comunque lavorando per assicurare la messa in sicurezza di tutti gli istituti del territorio».
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