Cava de’ Tirreni: riattivati 4 posti letto in Rianimazione, l’appello dei sindacati
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CAVA DE’ TIRRENI. Da lunedì riaprirà ai ricoveri l’Uoc di Anestesia e Rianimazione del presidio Santa Maria Incoronata dell’Olmo, con 4 posti letto. Lo annunciano Antonio Capezzuto, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Salerno e gli Rsu Fp Cgil Ruggi d’Aragona, Maiorino, Naddeo, Finamore, Ardia, Nocerino Sicignano, Sessa e Lanzara. Dopo le chiusure dovute all’emergenza covid e allo spostamento delle attività presso l’ospedale Covid Da Procida, vengono riattivate, dunque, le attività di un reparto fondamentale per tutto il territorio metelliano e per i comuni limitrofi.
“Ora bisognerà lavorare affinché non si verifichino nuovamente le condizioni per un’ennesima chiusura. È ora di potenziare la struttura in termini di personale e strutture. – incalza Capezzuto – È dovere dell’azienda convocare un tavolo con le sigle sindacali per discutere del presente e del futuro dell’Ospedale e per strutturare insieme una proposta concreta per permettere agli operatori di garantire un’assistenza più adeguata alle necessità dei cittadini e del territorio”, conclude il sindacalista.
Il risultato è stato ottenuto solo grazie alla forte sollecitazione dei cittadini, dei nostri comitati che da oltre un anno stanno battagliando per la salvezza ed il potenziamento della sanità territoriale di Cava-Vietri e Costa d’amalfi. La politica più volte è stata invitata a scendere al fianco dei cittadini ma fino a questo momento il loro atteggiamento passivo non ha fatto altro che far peggiorare la situazione.
In costiera amalfitana mancano addirittura le guardie mediche, il presidio di Castiglione ormai ha di fatto perso tutte le sue funzionalità. I nostri continui appelli rivolti ai politici locali di lottare al fianco del cittadino sono stati completamente ignorati. nessuno vuole metterci la faccia per le problematiche serie che contano e che richiedono sforzi importanti per rimettere in carreggiata una sanità locale che non garantisce nessun tipo di servizio minimo, neanche un pronto soccorso, perché mancano ambulanze e soprattutto medici a bordo.
“Abbiamo indetto una grossa manifestazione per il 28/05 alle ore 09.30 in piazza Abbro, per dare dimostrazione che oltre 90mila persone sono stati privati del diritto alla salute, il diritto di nascere, di curarsi, di ricevere anche una semplice visita di controllo. Le carenze di personale e di medici, nonché il programma di smantellare quel poco di servizio sanitario rimasto sulle nostre zone è il motivo per cui intensificheremo sempre più la nostra lotta per un diritto quello alla salute che non è merce di scambio, non si baratta con i voti, con le adulazioni, e con il servilismo. Siamo stufi di questi soprusi. – continuano dal Comitato – Con la vita e la salute della gente non si scherza. Lor signori sono avvisati, le loro posizioni di potere, i loro incarichi non valgono niente se prima non si mette al centro il cittadino e le sue necessità. Unitum semper Vincere. Dragonea, Vietri e la Costiera combatteranno fino alla fine”, hanno concluso.