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Percorso progettuale sulla parola “Luce” del Liceo Perito-Levi di Eboli pubblicato sul sito dell’INDIRE

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Altro importante riconoscimento ricevuto in questi giorni dall’Istituto di Istruzione Superiore “Perito-Levi” di Eboli :
il percorso progettuale sulla parola “luce”, elaborato dalla classe III C del Liceo Classico , guidata dalla prof. Veronica
Natella , è stato pubblicato sul sito dell’INDIRE , l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca
Educativa, nell’ambito dell’importante progetto nazionale “ Paths– A philosophical approach to thinking skills ”. Tra
le 49 parole dell’area filosofica elaborate e discusse a livello nazionale, ora è presente anche la parola esplorata dagli
studenti della scuola ebolitana diretta dalla prof. Laura Maria Cestaro .


L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) è da quasi 100 anni il punto di
riferimento per la ricerca educativa in Italia. Fin dalla sua nascita nel 1925, l’Istituto accompagna l’evoluzione del
sistema scolastico italiano investendo in formazione e innovazione e sostenendo i processi di miglioramento scuola.
L’Istituto sviluppa nuovi modelli didattici, sperimenta l’utilizzo delle nuove tecnologie nei percorsi formativi,
promuove la ridefinizione del rapporto fra spazi e tempi dell’apprendimento e dell’insegnamento.


Il progetto PATHS nasce dalla collaborazione tra INDIRE e la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e il
Sistema Nazionale di Istruzione del Ministero dell’Istruzione, in linea con il documento MIUR Orientamenti per
l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza.


Il progetto, degno di essere pubblicato sul sito di INDIRE, realizzato dai giovani della III C del liceo classico di Eboli,
ha esplorato la parola “luce”, attraverso un percorso in più fasi che ha coinvolto gli esperti di INDIRE, i docenti dell’
dell’Università di Salerno, Clementina Cantillo e Renato De Filippis , confrontandosi con la comunità educante e il
territorio.


“Il termine “luce” – si legge nell’introduzione al lavoro svolto – considerato nella sua singolarità, esprime la
consapevolezza della verità, della probità, dell’illuminazione interiore, introducendo alla dicotomia tra ciò che appare e
ciò che è, tra asservimento e libertà del pensiero. Nell’opposizione terminologica dialettica “luce e tenebre” indica
anche uno stato d’animo, una condizione di vita, un modus operandi. La vita attiva incentrata esclusivamente
sull’esteriorità è, talvolta, accompagnata da un ottenebramento dell’animo; viceversa, il ripiegamento su se stessi, la
riflessione interiore e l’introspezione contribuiscono ad illuminare di nuova luce le azioni esteriori, donando ad esse un
significato ultimo denso di valori”.

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