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Battipaglia, tragedia sull’acquascivolo: si attende autopsia per chiarire le cause della morte del 12enne

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Tempo di Lettura: 2 minuti

BATTIPAGLIA. Si è sentito male una volta arrivato in acqua, dopo una discesa sullo scivolo. È riuscito anche a rialzarsi e ad uscire dalla piscina. Ma poi la situazione è velocemente precipitata. Si è seduto su una sdraio, ha vomitato, si è accasciato al suolo e ha perso i sensi. Non c’è stato nulla da fare per salvare un ragazzino di 12 anni di Pompei, Flavio Parmendola, morto, questa mattina intorno alle 11, nell’Aquafarm di Battipaglia.

Le cause del decesso non sono ancora chiare. Sul posto anche il magistrato di turno della Procura di Salerno e il medico legale che ha proceduto ad un esame esterno del corpo della giovane vittima: nessuna ferita né perdite di sangue. Nonostante i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118, però, non è stato possibile salvarlo.

Solo nelle prossime ore, dunque, sarà possibile stabilire quale sia stata la causa della sua morte, se un malore o un urto accidentale durante la scivolata.

Alcuni testimoni riferiscono di aver visto Flavio sbattere la testa durante la discesa, ma al momento non ci sono certezze. Qualche informazione in merito alla dinamica dei fatti potrà forse venire dalla visione dei filmati delle videocamere del parco acquatico, sequestrati dalla Squadra Mobile della Questura di Salerno, che procede in collaborazione con gli agenti della polizia di stato del commissariato di Battipaglia. Tutte le attività dell’Aquafarm sono sospese e lo scivolo dal quale era sceso il 12enne è stato posto sotto sequestro. Il bambino era al parco acquatico in compagnia dei fratelli maggiorenni, poi raggiunti dai genitori subito dopo la tragedia.

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