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Salerno, salta accordo tra Asl e Ruggi. Cgil: “pronti alla mobilitazione”

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SALERNO. Salta l’accordo fra azienda ospedaliera Ruggi e sindacati. La riunione di ieri su una serie di temi ha registrato la rottura sull’erogazione della progressione economica orizzontale agli aventi diritto. “Ad un passo dall’accordo – spiega il segretario della Fp Cgil, Antonio Capezzuto – la direzione aziendale ha proposto una formulazione che di fatto avrebbe escluso una quota consistente dei lavoratori nel 2023. Su questo punto la trattativa si è arenata”.

“A 4 anni dall’erogazione dell’ultima fascia – sottolinea Capezzuto – con una inflazione galoppante che erode le nostre retribuzioni e dopo una fase pandemica in cui il personale sanitario è stato messo a dura prova, occorre dare a tutti gli aventi diritto un riconoscimento economico più che meritato”. “La Cgil è fortemente impegnata per il raggiungimento in tempi brevi di questo obbiettivo e metterà in campo tutte le iniziative necessarie” aggiungono i delegati Rsu Fp Cgil Maiorino, Ardia, Naddeo, Finamore, Nocerino, Sessa, Sicignano e Lanzara. “Sulla questione delle stabilizzazioni del personale che ha maturato i requisiti dei 18 mesi al 30 giugno 2022 – proseguono i delegati – la Fp Cgil ha chiesto alla direzione che la procedura di stabilizzazione venga bandita entro e non oltre novembre 2022, per dare certezze ai lavoratori a tempo determinato e consentire anche una migliore programmazione dell’attività sanitaria. Il Direttore Generale ha accolto tale richiesta. “Siamo pronti alla mobilitazione, per coinvolgere ogni singolo dipendente in un percorso di rivendicazione che non può arenarsi davanti a percorsi burocratici lenti che non hanno come obiettivo principale la vera tutela dei dipendenti e dei loro percorsi di carriera” conclude Capezzuto.

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