Vallo della Lucania: contrasto al gioco illegale, finisce nei guai un centro scommesse
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La Guardia di Finanza di Salerno, nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto del gioco illegale e irregolare, ha disposto l’intensificazione, su tutto il territorio provinciale, di specifici controlli da eseguirsi nei confronti di esercizi commerciali ubicati in contesti notoriamente frequentati da minori e da soggetti cosiddetti “a rischio”.
Nei giorni scorsi, in particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Vallo della Lucania, in concomitanza con il termine dell’anno scolastico, dopo mirati sopralluoghi, hanno avviato un controllo nei confronti di un esercizio commerciale avente, quale attività prevalente, l’offerta di apparecchi per il gioco nonché la raccolta e la commercializzazione di scommesse sportive.
Nell’ambito dell’ispezione, è stata accertata la presenza, all’esterno dei locali commerciali, di cartellonistica pubblicitaria – in forma diretta – di giochi con vincita in denaro che, nel caso di specie, incitava all’apertura di conti gioco, con la promessa di bonus di benvenuto sul primo deposito effettuato.
Tale forma pubblicistica è espressamente vietata dalle disposizioni emanate con il cd. “decreto dignità”, che sancisce il divieto assoluto di qualsiasi forma di réclame, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo.
L’esercente, segnalato amministrativamente agli enti competenti, rischia ora una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 15.000 ad un massimo di 50mila euro, avendo violato il divieto di pubblicità, sponsorizzazioni e tutte le altre forme di comunicazioni a contenuto promozionale relative a giochi o scommesse con vincita in denaro disposto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).
Nel settore del gioco pubblico, l’attività svolta testimonia ancora una volta che la Guardia di Finanza opera anche a tutela dei giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, salvaguardando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori.