Calcutta in concerto a Paestum: presenti in ventimila per il re dell’ ITPOP
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Ce ne sono stati di cantanti e musicisti che , negli ultimi due anni, hanno calpestato il palco della Planet Arena a Paestum. Ma il successo registrato da Calcutta ( considerato, e a ragione , il re dell’ ITPOP italiano) ,misurabile in ventimila fan accorsi da ogni parte di Italia per sostenere il loro beniamino ,non ha precedenti. Ipnotico e carismatico quanto basta per mandare in estasi il pubblico ,Calcutta è uno studioso appassionato delle forme e dei contenuti in cui si radicano i malesseri esistenziali dei nostri giorni, sempre alla ricerca di nuove espressioni linguistiche e nuove sonorità , mediante un approccio intimista che lo ha reso uno dei cantautori più interessanti della sua generazione e interprete fedele di quella parte di mondo “che non ce l’ ha fatta” e vive ai margini delle aspettative. E, infatti, una delle tematiche maggiormente affrontate nei suoi brani è quella della solitudine, non solo quella che impedisce il dialogo tra i generi, ma anche quella che si frappone nel confronto tra le generazioni, condannando ogni singolo individuo, inesorabilmente e senza distinzioni alcuna, all’ invisibilità e all’ indifferenza; insomma, alla precarietà del proprio destino.
La partecipazione di giovanissimi in prevalenza, è la prova di quanto il cantante ( nato a Latina il 19 Aprile del 1989) sia riuscito, grazie alla genuina sfrontatezza del suo personaggio, a fare breccia nel cuore delle nuove generazioni.
Questi i brani del suo repertorio con cui ha emozionato il grande pubblico di Paestum:
– cosa mi manchi a fare
– frosinone
– gaetano
– del verde
– milano
– limonata
– paracetamolo
– pesto
– hubner
– orgasmo
– nuda nudissima
– coro
– due minuti
– ssd
– giro con te
– tutti
– loneliness
– controtempo
– ghiaccioli
– preoccuparmi
Alla fine del concerto, si è congedato senza troppi fronzoli retorici : piuttosto, ha continuato a inondare i presenti di vibrazioni positive, facendoli ballare e scatenare fino all’ ultima esibizione.
Foto: Alfonso Maria Salsano per Anni 60 produzioni