Commercio illegale di fitofarmaci: due sequestri nel salernitano
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L’amministratore di una società con sede a Scafati è indagato per aver importato dalla Cina e dalla Thailandia fitofarmaci vietati dalla normativa europea e nazionale, commercializzati in concorso con intermediari e procacciatori di clienti senza le autorizzazioni sanitarie e ambientali previste. Dalle indagini, condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche e analisi tecniche dell’Icqrf sui campioni sequestrati, è emerso che i prodotti venivano introdotti sul territorio nazionale grazie a false indicazioni nelle bollette doganali, eludendo i controlli. Successivamente, i fitofarmaci venivano manipolati con altre molecole, generando miscele nocive per la salute umana ma estremamente vantaggiose per i clienti, poiché diluibili con una percentuale d’acqua doppia rispetto ai prodotti legali, consentendo così un notevole risparmio economico e un maggiore profitto illecito. I sequestri eseguiti nel corso dell’attività investigativa hanno riguardato diversi lotti di fitofarmaci adulterati che, secondo la consulenza tecnica disposta dalla procura, contenevano sostanze altamente cancerogene. I proventi derivanti dalla commercializzazione sarebbero stati reinvestiti nell’acquisto di un appartamento a Scafati, una residenza estiva a Capaccio Paestum e un bed and breakfast a Porto Cesareo, per un valore complessivo di 381.050,48 euro, sottoposti a sequestro preventivo.