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Studente ferito da un albero all’Unisa, la famiglia scrive ai medici dell’ospedale Ruggi

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Tempo di Lettura: 5 minuti

La famiglia dello studente universitario di Eboli colpito dalla caduta di un albero nel campus dell’Università di Salerno. ha voluto ringraziare con una lettera il personale medico e infermieristico dell’ospedale “Ruggi” di Salerno per la vicinanza, la competenza e l’umanità dimostrate nel lungo periodo di degenza. Un calvario durato mesi, durante i quali – scrivono – il sostegno degli operatori sanitari è stato fondamentale per affrontare le difficoltà e non perdere la speranza. La lettera, indirizzata all’intera equipe che ha seguito il giovane, rappresenta un gesto sentito e commosso in un momento che la famiglia definisce ancora delicato ma finalmente aperto alla fiducia.

La lettera

Gentilissimi tutti,
è un’esigenza del nostro cuore esprimere la nostra riconoscenza e la nostra gratitudine.
Sentiamo il bisogno di rivolgere a Lei dr Gammaldi, Primario del Reparto di Rianimazione,
a voi medici, infermieri e personale parasanitario del Reparto di Rianimazione
il nostro ringraziamento per quanto avete fatto per nostro figlio Carmine Fiorillo, il giovane che il
30 novembre è rimasto gravemente ferito a Fisciano nell’Università degli Studi di Salerno a causa
della caduta di un albero.
In questi quattro mesi di trepidazione e di sofferenza, vi è stata una nota costante: la vostra presenza
che ci ha accompagnato, sostenuto ed incoraggiato.
Vi ringraziamo per la vostra competenza professionale, per la vostra ricca umanità, per la vostra
comprensione, per la vostra vicinanza.
Possiamo facilmente immaginare che di fronte alla gravità della situazione di nostro figlio, durante
la degenza – soprattutto in alcuni momenti iniziali e particolarmente critici – abbiate potuto anche
pensare che ormai non c’era più nulla da fare e che forse era arrivato il momento di gettare la spugna
e di rimettere i remi in barca, considerando ormai inutile ogni ulteriore sforzo terapeutico, ogni
ulteriore tentativo per salvargli la vita.
Avete sperato contro ogni speranza, avete lottato contro ogni difficoltà.
La vostra tenacia e il vostro sforzo sono stati premiati in un giorno particolarissimo, il giorno di
Natale, il giorno in cui Carmine ha ripreso conoscenza.
Da quel giorno, con alterne vicende, è iniziato il graduale cammino di ripresa di nostro figlio.
Da quel giorno tutti voi – nessuno escluso – avete gareggiato nel sostenere incoraggiare,
“coccolare” nostro figlio.
Nostro figlio è diventato il figlio del reparto di rianimazione.
Di tutto questo siamo testimoni grati e riconoscenti.
Il lavoro nel vostro reparto è un lavoro usurante: a voi sono affidate le situazioni più difficili.
Molto sacrificio, molto lavoro e spesso risultati non lieti, non nella direzione da voi desiderata e
auspicata.
Carmine è il frutto bello del vostro impegno, il dolce ricordo di un successo che deve incoraggiarvi
a prestare con nuovo e rinnovato entusiasmo le vostre cure e la vostra assistenza a quanti entrano
come pazienti in Rianimazione.
Vi ringraziamo per ogni carezza, per ogni sorriso, per ogni attenzione che avete riservato a
Carmine.
Vi ringraziamo per la cordialità, per la cortesia, per la disponibilità mostrata nei nostri confronti e
nei confronti dei nostri familiari, di colleghi, degli amici, dei sacerdoti della Parrocchia del Sacro
Cuore, dei giocatori della Salernitana Calcio, dei rappresentanti della società civile che hanno avuto
la possibilità di far visita a Carmine nel vostro reparto per manifestargli l’affetto, la commozione e la
vicinanza di una intera collettività, attonita per l’incidente occorso.
Vi ringraziamo a nome di Carmine che in questi mesi non ha mai sofferto la solitudine grazie alla
vostra presenza.
Carmine ha promesso di impegnarsi al massimo nella terapia riabilitativa sia per raggiungere
l’obiettivo di un completo recupero fisico ma anche per non vanificare tutto il vostro impegno e
lavoro.
Il desiderio di Carmine?
Venire quanto prima in Reparto – rimesso in piedi dalla riabilitazione – per festeggiare insieme
con voi portando una torta, nel ricordo di quella torta così saporita (confezionata con un ingrediente
formidabile il vostro amore) con cui lo avete festeggiato in vista delle sue dimissioni e del suo
trasferimento ad Imola.
In questo momento intendiamo dire il nostro grazie a quanti ci hanno mostrato affetto e vicinanza
in questa triste e dolorosa esperienza: familiari, colleghi, amici, conoscenti, studenti universitari,
cittadini commossi per l’accaduto.
Fin da oggi invitiamo tutti, anche se non siamo in grado al momento di indicare la data
dell’appuntamento, a partecipare – al rientro di Carmine da Imola – alla Santa Messa di
Ringraziamento che sarà celebrata nella Parrocchia del Sacro Cuore in Eboli (di cui Carmine è un
attivo e validissimo collaboratore) e alla MegaPizza che seguirà alla Santa Messa.
Commossi, vi salutiamo

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