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Eboli, Omicidio cittadino indiano: Arrestato il colpevole. Il folle gesto per futili motivi

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Comunicato stampa


Nel tardo pomeriggio di ieri, Uffciali di PG in servizio preso il Nucleo Investigativo CC di Salemo e la Compagnia CC di Eboli, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno, nei confronti di un cittadino di origine indiana, ritenuto responsabile dell’omicidio di un suo connazionale, verificatosi in un allevamento di bufali da latte Sita in Santa Cecilia di Eboli alla Via Provinciale dei Salici.

La attività d’indagine, svolta nell’immediatezza dell’omicidio e coordinata dalla locale Procura, ha consento immediatamente di ricostruire la dinamica dello stesso ed individuarne l’autore; in particolare è stato accertato che a seguito di un litigio l’indagato si è scagliato con forza inaudita contro la vittima nei cui confronti infliggeva numerose coltellate di cui una mortale alla gola.

L’indagato, subito dopo la notifica del decreto di fermo, sottoposto ad interrogatorio dal P.M., ammetteva le proprie ed indicava il luogo ove aveva occultata l’arma; le successive ricerche della stessa, eseguite con l’ausilio della Squadra Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Salemo, avevano esito positivo con il del coltello da cucina, con lama lunga 21 cm, sul fondale di un laghetto artificiale sito in prossimità della azienda agricola ove si è consumato l’omicidio.


 

Dalle prime indagini pare che il movente sia per futili motivi. Quella notte c’era stata una lite dove la vittima aveva cercato di aggredire il reo con una bottiglia rotta. Il reo inizialmente è scappato per poi tornare in un secondo momento e approfittando del sonno della vittima, lo ha colpito con un coltello da cucina (lama 21 cm) con violenza inaudita.

Numerose coltellate al petto, alle braccia (queste ultime probabilmente inflitte ad una vittima che cercava di difendersi), e quelle mortali al collo.

L’omicida ha 28 anni mentre la vittima 27.

Oggi alle 15.30 l’autosia.

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