Cilento, i nuovi piatti sono fatti di pane
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Dal Cilento arriva l’idea che potrebbe ridurre drasticamente i consumi e i rifiuti. Usare piatti di pane.
Donatella Scutellà e Angelo Avagliano, si definiscono «contadini contemporanei». Vivono a “Tempa del Fico”, nel Parco Nazionale del Cilento, con le loro due figlie, Annarita e Mariantonia.
Avagliano parla cosi della sua idea: “Le farine ottenute con un mulino a pietra conservano tutte le caratteristiche organolettiche dei grani, coltivati con le tecniche dell’agricoltura organica e rigenerativa. Così, compongono questi speciali impasti con i quali modelliamo i piatti e le ciotole”.
Questi speciali piatti vengono creati attraverso la miscela di varie essenze profumate, acqua pura e lievito.
Avagliano va poi a chiudere sostenendo che: “Il ritorno alla terra va coniugato con comportamenti di innovazione civico-sociale che implicano il riposizionamento e la ridefinizione della identità culturale contadina nella ruralità contemporanea”.
Il pane quindi diventa cosi uno strumento di sostenibilità.