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Eboli: blitz anti-abusivismo, sgomberato il fruttivendolo abusivo dell’ospedale

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Ieri i vigili urbani di Eboli hanno condotto in tutto il Comune un vero e proprio blitz anti-abusivismo, e a rimetterci seppur giustamente, è stato Matteo Liguori, un fruttivendolo abusivo, nei pressi dell’ospedale, divenuto ormai un’istituzione da quelle parti, era ormai il fruttivendolo di fiducia di medici e residenti.

Matteo è originario di Salerno, cresciuto nel quartiere Vestuti, vive a Capaccio, in località Gromola. La mattina si sveglia, compra la frutta al mercato del suo paese e raggiunge l’ospedale di Eboli. Per 3 anni ha fatto questo prima dell’intervento dei vigili.

Il fruttivendolo  è stato mandato via nel disappunto di medici e residenti: «Mi hanno tolto il pane di bocca, mi hanno ucciso – ha detto Liguori -. Il mio rancore non è diretto contro i vigili urbani che sono stati dei signori. Ce l’ho con chi ha fatto la spia».

Nel suo passato aveva fatto il parcheggiatore abusivo intorno all’ospedale. Venne cacciato nel ‘97 con l’installazione della sosta a pagamento. Così intraprese la “carriera” di fruttivendolo abusivo.

Liguori è anche un animalista convinto, infatti con i suoi guadagni, dopo aver soddisfatto i suoi bisogni, sfamava i cani che gironzolavano intorno all’ospedale.

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