Capaccio, giallo sulla morte della 35enne ucraina: per i genitori non è suicidio
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CAPACCIO. È giallo, almeno per i genitori di lei, sulla morte di Nataliya Ivashchenko. La 35enne di origini ucraine fu rinvenuta lo scorso 25 agosto in località Contrada, nella sua abitazione. Il suo corpo aveva una corda legata intorno al corpo e penzolava dalle travi dell’abitazione.
Per i genitori, però, non si è trattato di suicidio. Secondo quanto riporta La Città i familiari insistono sul fatto che la donna non aveva alcun motivo per suicidarsi. Anzi, nei giorni successi alla fatidica data avrebbe avuto anche degli impegni già programmati.
Per questa ragione è stata presentata una denuncia per quello che i genitori sospettano sia omicidio. Ora si può solo attendere il riscontro dell’autopsia.