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Corsi senza garanzia di assunzione, la denuncia dei 5 Stelle: “ecco il finto piano lavoro di De Luca”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. “Il lavoro che De Luca annuncia di aver già creato è l’ennesima promessa dal sapore elettorale di un uomo che non ha mai smesso di utilizzare ogni espediente utile a promozionare la sua ricandidatura. In questo fantasmagorico piano lavoro del governatore degli slogan, la Regione altro non è che un mero aggregatore di procedure concorsuali, che saranno comunque in capo ai singoli comuni.

Quando parla di “mance umilianti che non danno stabilità di vita”, De Luca sembra far riferimento proprio al suo progetto farlocco, che prevede due anni di corso-concorso, con stipendi di 1000 euro al mese per tirocini/borse lavoro erogati ai corsisti, a parità di prestazione di un dipendente già in organico. Il paradosso è che in una Regione che annovera il maggior numero di enti locali in pre-dissesto, il piano è riferito a Comuni a tal punto virtuosi da essere in grado di programmare il piano dei fabbisogni in appena 30 giorni.

E non c’è certezza di assunzione, se immaginiamo che molti di quei Comuni che sottoscriveranno il protocollo, potrebbero trovarsi in situazioni incidenti sul patto di stabilità interna che non consentiranno di procedere ad alcuna assunzione. Una maxi operazione squisitamente elettorale, sulla quale c’è da tempo la massima attenzione dei ministeri competenti”.

“Ancora non si conoscono – prosegue Ciarambino – quante e quali professionalità occorrano agli enti, eppure impegniamo risorse per 100 milioni, né è dato sapere il numero dei comuni che vogliano aderire alla procedura, per la quale nel frattempo sono stati impegnati 6 milioni.

De Luca annuncia bandi entro fine anno, ma non è stato espletato alcun adempimento preliminare per l’indizione di concorsi, tra procedure di mobilità interna ed esterna, progressioni tra le aree o le categorie, procedure di stabilizzazione, assunzioni di categorie protette e scorrimento di graduatorie valide ed efficaci. Creare lavoro significa creare le condizioni affinché aumenti l’occupazione.

Il governatore tenta invece di far passare come nuovi posti di lavoro il naturale ricambio generazionale dovuto al pensionamento dei dipendenti pubblici, nell’ambito di un turn over agevolato, tra l’altro, grazie al nostro Governo. Ma così facendo, De Luca ha individuato l’ultima possibilità che gli resta per provare a spendere, in fretta e furia, quei 100 milioni di fondi Fes a rischio restituzione entro fine anno, ennesima prova fallimentare figlia dell’incapacità programmatoria della sua amministrazione”.

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