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Insulti shock in ospedale: “quelle parole non erano dirette all’ivoriano”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

MERCATO SAN SEVERINO. Quelle parole shockanti non erano dirette a Souleymane Rachidi, l’ivoriano 20enne ricoverato domenica all’ospedale “Curteri” di Mercato San Severino.

“Non ti devi far vedere più qui. Devi morire, devi morire, devi morire”, questa la frase che, registrata in un video, ha fatto il giro del web arrivando anche sotto i riflettori della cronaca nazionale. Le parole, proferite da un’infermiere, non erano però dirette al giovane immigrato.

Questo, almeno, quanto emerso a conclusione di un’istruttoria portata avanti dal d.g. dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, Giuseppe Longo. In una nota stampa, infatti, è stato reso noto “non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo”.

A prescindere, però, all’infermiera ora spetterà sottostare ad un procedimento disciplinare. Non importa a chi fossero dirette quelle parole, per la direzione del “Ruggi” frasi simili non dovrebbero mai essere pronunciate, specialmente in una struttura sanitaria.

Longo, poi, precisa «è stato ascoltato tutto il personale del pronto soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, quindi altri testimoni, non dipendenti, presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dai presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura».

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