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Battipaglia, variante rifiuti: Civica Mente risponde alla Sindaca

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Tempo di Lettura: 5 minuti

AVE CECILIA, MORITURI TE SALUTANT

Questa mattina la Sindaca Cecilia Francese ha tenuto una conferenza stampa, affermando sostanzialmente alcune cose, ossia che la Provincia e la Regione hanno chiarito di non poter utilizzare il fantomatico “fattore di pressione”, perché criterio senza riferimenti normativi nazionali. Inoltre, sempre per il Primo Cittadino, la Provincia, scegliendo il diverso criterio cd “locatizzativo” ha prodotto una relazione per la quale a Battipaglia non esisterebbe un problema di concentrazione degli impianti, perché – sostanzialmente – si divide in maniera cruda il numero degli impianti (24) per i chilometri quadrati del territorio e per gli abitanti.

Tale criterio non differenzia il tipo di rifiuti trattati dagli impianti, non differenzia gli impianti tra di loro, non relativizza i vari comuni del salernitano ovviamente diversi per estensione e numero di abitanti; con la conseguenza che un impianto piccolo in un comune di mille abitanti sia sostanzialmente uguale ad un impianto come lo Stir (autorizzato per qualche milione di quantitativo) in una città di 53mila persone come Battipaglia. Il Sindaco ha definito che questa relazione della Provincia è “inammissibile, inaccettabile, irricevibile”.

Il sindaco Cecilia Francese ha comunicato che entro il 20 Dicembre il Consiglio Comunale di Battipaglia approverà una variante al PRG al fine di dichiarare la zona di Battipaglia inidonea all’installazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti. Avverte – inoltre – che adesso i rapporti istituzionali cambieranno, facendo presumere una battaglia contro Provincia e Regione.

Civica Mente, in merito a tutto ciò, sente l’urgente bisogno di rendere alla cittadinanza delle considerazioni:

  • Dalle dichiarazioni di stamattina si evince che la linea politica legittimamente scelta dalla nostra amministrazione ha toppato. Ora, lasciando da parte per un momento cosa la società civile aveva in ogni modo espresso e criticato di questa linea, il fatto è che chi è chiamato a governare la città ha scelto la strada sbagliata.
  • Chi è chiamato al governo della città infatti, nonostante troppo spesso si limiti a proseguire la sua campagna elettorale da posizione privilegiata, si assume delle responsabilità sulla base di un’idea. E se le idee nel corso degli anni cambiano (come ci ha dimostrato), le responsabilità restano! Pretendiamo che Lei e l’assessore Bruno, artefici principali di questa linea, ve le assumiate, iniziando quantomeno col CHIEDERE SCUSA PER IL TEMPO PERSO.
  • L’ignoranza non ammette scuse, specialmente quando la società civile, in ogni modo e con ogni mezzo ha provato a mettere in luce i rischi di questa direzione politica.

Ognuno davanti ad un errore ha due strade possibili: perseguirlo o cambiare direzione. Sotto questo punto di vista, essendo stati abituati a continue incoerenze e cambi di rotta, non ci sembra una scelta particolarmente coraggiosa quella di cambiare direzione.

Annunciarlo poi un’ora prima della conferenza stampa del coordinamento della manifestazione, ci è sembrato quantomeno grottesco.

Pertanto, pur comprendendo lo stato d’animo di una persona che scopre, in fin dei conti, che è stata portata a spasso, non possiamo accogliere, sul piano politico ed amministrativo, il riconoscimento di questo fallimento. Fallimento che ha nomi e cognomi, ma soprattutto è figlio della presunzione e del distacco dalle persone che si è chiamati a rappresentare.

Civica Mente poi si rivolge direttamente al sindaco: “Cara sindaco, a noi che come tanti abbiamo scelto di restare nella nostra città per contribuire a renderla un posto migliore, il suo cambio di rotta non può che far piacere. Non è mai troppo tardi per rinsavire e quindi le promettiamo che la sua dichiarazione di oggi, in cui dice che entro il 20 Dicembre attuerete la Variante Urbanistica al PRG, diventerà il nostro mantra quotidiano, affinché non se ne dimentichi

Sappia però che le responsabilità e gli errori commessi non saranno dimenticati, proprio perché frutto di una sordità voluta e difesa fino alla fine.

Benvenuta nella battaglia. La battaglia di una città in cui TUTTI sono importanti.

La strada però gliela mostreranno le persone, finché avrà voglia e coraggio di seguirle.”

 

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