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Salerno, “siamo tutti uguali, io gioco con i vostri figli”: parla un bimbo senegalese

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SALERNO. Un appello che ha scosso il cuore dei grandi, dalla bocca di un piccino. È quanto ha detto Modou, di soli 10 anni, che microfono alla mano ha parlato durante l’incontro “Migrazione e Unità Familiare”, organizzato nel Progetto Oni Campania: “Siamo tutti fratelli. Siamo tutti figli di Dio. Non ci deve essere più discriminazione. Siamo tutti fratelli e amici. Io gioco con i vostri figli. Siamo una cosa uguale. Non c’è differenza tra uomo black e uomo white” ha detto il piccino.

A fargli eco il presidente dell’Associazione dei Senegalesi di Salerno, Douda Niang: “a mio nome e a nome di tutta la comunità senegalese della Campania ringraziamo il Comune di Salerno: il sindaco Enzo Napoli, l’assessore alle politiche sociali Savastano, un ringraziamento particolare al presidente della commissione sociale Paola de Roberto. Ringraziamo, inoltre, la dottoressa Patrizia Stasi, presidente della Fondazione Banco di Napoli, unitamente ad Antonio Bonifacio, Giuseppe Grimaldi, Sergio Damiani e tutti gli animatori del progetto ONI Campania (Osservatorio sulle nuove italianità in regione Campania).

Un ringraziamento particolare al nostro fratello, professore Gennaro Avallone. E ringraziamo tutte le persone che sono state presenti. Speriamo di continuare a collaborare con l’Amministrazione comunale per trovare soluzioni ai nostri problemi.

Noi siamo venuti qua per dare una mano alla nostra famiglia, che sta in Senegal, perché se noi falliamo tutta la nostra famiglia fallisce. Noi veniamo qua per lavorare perché siamo gente comune come tutti gli altri e ci dobbiamo guadagnare da vivere come tutti gli altri. Dobbiamo avere tutti noi il nostro lavoro e tutti i nostri diritti“.

 

(fonte e foto SalernoToday)

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