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Nocera Superiore: sversamenti illeciti nel fiume Sarno, sequestrato un impianto

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Tempo di Lettura: 2 minuti

I carabinieri del Noe di Salerno hanno effettuato ulteriori sopralluoghi negli opifici industriali che operano nell’area di bacino del Sarno e dei suoi principali tributari, i torrenti Solofrana e Cavaiola. A conclusione di indagini, disposte dal Sostituto Procuratore Roberto Lenza e coordinate dal Procuratore Antonio Centore, il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore, ha emesso un decreto di sequestro preventivo di un impianto di Nocera Superiore, noto stabilimento industriale per la produzione di conglomerati cementizi e dotato di un impianto di frantumazione ed un impianto di produzione di calcestruzzo. L’aria si estende per 20mila mq.

Denunciati i legali rappresentanti per i reati connessi allo scarico illecito di reflui industriali.

Nel corso del sopralluogo i Militari del Noe avrebbero accertato che l’azienda non è in possesso di alcuna autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale delle acque reflue industriali prodotte che venivano, pertanto, convogliate, illecitamente, nell’Alveo S. Croce affluente del torrente Cavaiola.

Si sarebbe accertato, inoltre, che i reflui di dilavamento dei piazzali, interessati dallo stoccaggio di consistenti quantità di materiali e rifiuti inerti ed inevitabilmente anche dall’esercizio di operazioni connesse con le attività (operazioni di carico e scarico da parte di autocarri e di rifornimento carburante/gasolio con rilascio di oli od idrocarburi), trasportando con sé elementi inquinanti, perdono la loro connotazione neutra per l’ecosistema, per acquisire, invece, gli elementi tipici dei reflui industriali, dannosi per l’ambiente.

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