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Eboli, sicurezza e litoranea: il sindaco Mario Conte scrive alla Prefettura

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EBOLI. Il Sindaco Mario Conte chiede ancora una volta, e con toni pressanti e di urgenza, l’intervento della Prefettura per la zona litoranea. A scatenare l’ira del primo cittadino l’ennesimo episodio che denota come i controlli finora messi in atto dalle Forze dell’Ordine siano ancora insufficienti. Venuto a conoscenza dell’aggressione subita dal titolare della DoK Group, Gerardo Avallone, il 3 dicembre, Conte ha chiesto una dettagliata informativa preliminare al comando di Polizia Municipale.

L’imprenditore, infatti, era stato aggredito da alcuni extracomunitari armati di bastoni che volevano impedirgli la riparazione dell’impianto di illuminazione posto sulla fascia costiera. Impianto che, a quanto risulta da precedenti denunce e constatazioni operate dagli agenti della municipale, viene sottoposto a continui sabotaggi.

Lo scopo di tali azioni, secondo il rapporto del comandante Sigismondo Lettieri, è quello di mantenere la zona nell’oscurità per poter portare a termine indisturbati azioni delittuose. Ed infatti gli agenti avrebbero constatato che proprio in occasione dei “guasti”, abilmente provocati dai sabotatori, venivano compiute imprese criminali, dai furti alle rapine, allo spaccio e alla prostituzione.

Avallone ha sporto denuncia per l’aggressione subita ai carabinieri informando il comandante della municipale che non si trattava né della prima volta né della prima denuncia.

«Sto preparando l’informativa al Prefetto – ha dichiarato il sindaco – Non solo ritengo che sia urgente riprendere il tavolo tecnico che doveva occuparsi del ripristino della legalità nella zona litoranea, ma chiederò al Signor Prefetto in mancanza di altre soluzioni, di inviare l’esercito a presidiare la zona. Non possiamo permettere che sia completamente fuori controllo. Le forze attuali della Polizia Municipale e dei Carabinieri non sono sufficienti per un presidio costante. Se vogliamo incentivare il turismo bisogna prima “ripulire” la litoranea dalla sacche di criminalità che vi hanno trovato rifugio e ricominciare, senza esitazioni, gli abbattimenti delle costruzioni abusive che fungono da riparo ai criminali».

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