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Incredibile a Cava de’Tirreni: un gruppo di teppisti obbliga un 12enne a togliere la maglia della Salernitana

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Ha dell’incredibile quanto accaduto a Cava de’Tirreni nelle ultime ore. Un giovane 12enne salernitano si trovava insieme al padre nella città metelliana, i due erano andati a fare visita alla zia che vive li e mentre passeggiavano per i negozi del centro per fare compere si sono trovati accerchiati da un gruppo di bulletti con fare minaccioso.

Il motivo? Il giovane 12enne aveva una mascherina ed una maglietta con i simboli della sua quadra del cuore, la Salernitana acerrima nemica dal punto di vista del tifo calcistico della Cavese. Tanto è bastato per far scattare l’ira al gruppo di bulli che ha addirittura tentato di aggredire le due vittime, fino a pretendere infine di far togliere al giovane mascherina e maglia. 

A raccontare quanto accaduto è la zia del ragazzino, Antonella, con un post pubblicato sui social: “Anche loro sono di Salerno ma vengono spesso qua. In uno dei negozi in cui sono entrati per fare compere, si sono visti accerchiati da una ventina di ragazzi fuori dal negozio perché volevano picchiare il ragazzino, colpevole solo di avere la mascherina della salernitana ed una maglietta nera con una scritta che riporta sempre alla Salernitana come squadra calcistica. Mazze sui cruscotti delle auto, ragazzi che urlavano a mia nipote di far uscire il bambino”. Alla fine, la famiglia si è vista costretta a chiamare i carabinieri ma il ragazzo ha dovuto lasciare il negozio togliendo la maglietta e la mascherina. “Ora vorrei rivolgermi a quei ragazzi, che, visto che avevano l’auto, sicuramente saranno grandi: ma non vi vergognate? Un bambino di 12 anni, che quanto schifo fate? – ha scritto la donna sui social raccontando la disavventura – Ma prendetevela con chi è più forte di voi, non con i bambini. Lo avete fatto uscire seminudo per una fede calcistica che non merita tifosi come voi. Mi fate pena. Poveri voi, povera Cava, povera Cavese”.

Tanti i cittadini che hanno invocato l’intervento della Cavese per condannare il gesto e scusarsi con la famiglia, ancora provata rispetto a quanto accaduto. 

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