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Tentata estorsione, rapina aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti, in 5 finiscono in carcere

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Tempo di Lettura: 3 minuti

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare di custodia in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 soggetti indagati a diverso titolo per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata dall’uso delle armi, ricettazione, porto e detenzione illegali di arma comune da sparo nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Questo il comunicato stampa dettagliato della Polizia di Stato

La Polizia di Stato, dalle prime ore dell’alba, sta eseguendo un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 soggetti indagati a diverso titolo per i reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata dall’uso delle armi, ricettazione, porto e detenzione illegali di arma comune da sparo nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish. L’esecuzione del provvedimento coercitivo segue un’attività di indagine nell’ambito della quale, secondo quanto ritenuto dal GIP, sarebbe emerso il tentativo — posto in essere da alcuni soggetti, taluni dei quali già condannati per reati di criminalità organizzata. — di aggredire taluni grossisti del locale mercato ittico al fine di ottenere il pagamento del rateo estorsivo. Alla individuazione dei responsabili dei reati, tutti sottoposti alla misura custodiale in carcere ad eccezione di un solo destinatario degli arresti domiciliari, si è pervenuti, sulla scorta delle emergenze probatorie — evidentemente da sottoporre al vaglio dibattimentale — che hanno consentito dí individuarli come verosimili autori di un tentativo di estorsione commesso ai danni del titolare di uno dei punti vendita all’ingrosso. Secondo la ricostruzione fatta propria dal giudice, la vittima, un commerciante del mercato ittico di Salerno, avrebbe ricevuto messaggi telefonici minatori nel mese di marzo 2021 dopo aver subito, nel precedente mese di gennaio, una rapina nel corso della quale, percossa con un tubolare in ferro, avrebbe subito la sottrazione di 40.000 euro e di un orologio marca Rolex. Al fine di rappresentare la provenienza delle richieste, la vittima medesima sarebbe stata convocata ad un incontro nel corso del quale la pretesa sarebbe stata esplicitata con la chiara metodologia mafiosa. Secondo quanto ritenuto dal Giudice per le indagini preliminari, avrebbero anche consentito di cogliere la matrice camorristica del delitto.

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