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Scafati, la proposta di Matrone: “Polverificio Borbonico alle associazioni”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SCAFATI. «Sul fatto serve un ragionamento serio tra il Comune e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno, proprietaria e gestore della struttura. Le nostre associazioni sono costrette ad andare avanti facendo i salti mortali, non un ultimo una realtà sociale che aiuta bimbi disabili costretta a sfrattare dai locale di una scuola cittadina. Ecco perché credo che sia davvero un peccato avere una struttura del genere, che è aperta sporadicamente, non venga vissuta dai cittadini, che invece dovrebbero essere i proprietari principali del Polverificio Borbonico».

Dunque un progetto a costo zero, che consentirebbe di dare respiro alle tante associazioni che provano ad animare la città scafatese.

«La commissione straordinaria deve iniziare a programmare e ad ascoltare anche le esigenze del territorio, che sono molteplici. Tra le priorità, a mio avviso, c’è sicuramente quello di non far scappare chi, in questi mesi, si è impegnato, lavorando a fari spenti, affinché la città non morisse culturalmente e socialmente.

Sarebbe un grande segnale di apertura verso una comunità che non si vuole arrendere sempre alle stesse logiche, che con lo scioglimento per camorra si sono amplificate. Ecco perché il Polverificio borbonico può essere il punto giusto per aiutare chi è ora in difficoltà, come le associazioni sfrattate dalle scuole. Serve voltare pagina rispetto al passato, evitando così che l’indifferenza pervada le istituzioni».

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