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Clienti della legalità, 40 km da Napoli per sostenere il parrucchiere anticlan

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Tempo di Lettura: 2 minuti

NAPOLI/SORRENTO. Una storia che ha due facce quella di Salvatore Castelluccio, il “parrucchiere anticlan”: da un lato il coraggio di un uomo che ha deciso di non chinare la testa difronte alla Camorra, dall’altro la necessità, per la propria incolumità, di dover lasciare la sua città e trasferirsi.

«Avremmo preferito che Salvatore restasse nel centro storico di Napoli perché il fatto che sia andato via è una mezza sconfitta, ma è importante che tante persone lo abbiano aiutato a realizzare il suo sogno di riprendere a lavorare ed è ancor più importante che ora in tanti vadano da lui a Sorrento» hanno spiegato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza.

Da tempo, infatti, seguono la battaglia di Salvatore Castelluccio per riprendersi la sua vita sconvolta dopo la denuncia dei camorristi del centro storico che aveva allontanato tutti i clienti del suo negozio, al punto da costringerlo a chiudere.

«È necessario non farlo sentire solo e aiutarlo a portare avanti l’attività aperta lontano da casa sua, anche se quello sorrentino non è un territorio sconosciuto per lui che aveva già un salone in quelle zone».

Una storia, come detto, che ha due facce. Perché anche se Salvatore è stato costretto a lasciare il centro storico di Napoli i suoi clienti, i “clienti della legalità”, continuano a sostenerlo, percorrendo anche 40 chilometri per visitare la sua nuova attività.

«È stato bello vedere che la prima cliente a entrare nel salone aperto da Salvatore Castelluccio a Sorrento sia stata una delle poche che continuavano ad andare da lui, nel locale che è stato costretto a chiudere dopo aver denunciato i camorristi che gli avevano imposto il pizzo».

 

(fonte Repubblica.it)

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