Autismo: i genitori salernitani invitano tutte le Istituzioni a fare di più
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Ecco comunicato dell’associazione “Autismo Chi si ferma è perduto” di Salerno, che ancora una volta denuncia la scarsa e talvolta assenza di collaborazione da parte della scuola con i genitori di bambini autistici e la poca coordinazione tra istituzioni e Asl:
Il comunicato
A Salerno LA SCUOLA, “anacronisticamente“, è CONTRO L’AUTISMO, il Comune di Salerno ha assunto un impegno di spesa per garantire nell’anno scolastico 2017-2018 il servizio di Integrazione scolastica agli alunni diversamente abili ma non ha garantito con regole funzionali l’assistenza all’autismo… l’ASL, si dimentica di coordinare le regole, la famiglia, esclusa e non informata, non può condividere… tutto secondo legge?
IL COMUNE di Salerno nell’ambito dell’assistenza educativa, a dispetto di tutto ciò che si è fatto e detto fino a oggi sui problemi dei bambini autistici, STIPULA UNA CONVENZIONE CON LA SCUOLA CHE NON TUTELA L’AUTISMO, che non prevede la continuità formativa e didattica (implicita nella patologia) rispetto alla convenzione dell’anno precedente, e lascia ai dirigenti scolastici la libertà d’azione; parla di bando e non di affidamento diretto, vista l’esiguità dell’impegno finanziario inferiore a 40.000 euro; alza il costo minimo orario a 21,97 euro, differente dal prezzo medio di 15,00 euro richiesto dai professionisti e stabilito dall’ASL nel suo progetto pilota; soldi che andranno alla figura specialistica o alla cooperativa, che a sua volta retribuirà l’operatore con 8,9 euro l’ora (con una evidente decurtazione del prezzo orario stabilito). Ma quale prestazione potrà garantie un professionista a 8,9 euro l’ora? Insomma un bando non funzionale alla patologia ma ad altri fini. L’aumentato del prezzo orario a € 21,97 favorirà da un lato le cooperative e dall’altro ridurrà il numero delle ore disponibili per l’alunno diversamente abile e autistico. É UNA VERGOGNA.
La scuola occultando la realtà omette di dichiarare l’assenza di progetti scolastici ed extrascolastici (POF, PTOF, PEI rappresentano storia-archivio scolastico); omette di rappresentare che la presenza di figure specialsitiche agevola l’inserimento in classe; omette di non essere in grado di garantire (non per colpe addebitabili ai dirigenti scolastici) l’inclusione, le autonomie e quant’altro nel suo percorso scolastico (monte ore docente di sostegno inferiore al monte ore di frequenza) celandosi dietro la presenza del docente di sostegno (sovente impreparato per l’autismo) e di un corpo docente assegnati alla scuola e accusando il Comune di non aver ancora fornito l’assistente all’autonomia e alla comunicazione
Queste novità, frutto di un incontro chiuso tra COMUNE e DIRIGENTI SCOLASTICI, sono arrivate RACCOGLIENDO le richieste di un gruppo di dirigenti del primo ciclo delle scuole salernitane, che dopo 12 anni, e improvvisamente, hanno voluto cambiare le regole. Contestualmente, l’ASL SALERNO, in evidente ritardo, DISATTENDE ancora una volta la normativa vigente, art 3 comma 2 legge 134/15 che recita:
…stabiliscono percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico,verificandone l’evoluzione, e adottano misure idonee al conseguimento dei seguenti obiettivi:
a) la qualificazione dei servizi di cui al presente comma costituiti da unità funzionali multidisciplinari per la cura e l’abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico;
b) la formazione degli operatori sanitari di neuropsichiatria infantile, di abilitazione funzionale e di psichiatria sugli strumenti di valutazione e sui percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili;
c) la definizione di equipe territoriali dedicate, nell’ambito dei servizi di neuropsichiatria dell’età’ evolutiva e dei servizi per l’età’ adulta, che partecipino alla definizione del piano di assistenza, ne valutino l’andamento e svolgano attività’ di consulenza anche in sinergia con le altre attività’ dei servizi stessi;
d) la promozione dell’informazione e l’introduzione di un coordinatore degli interventi multidisciplinari;
e) la promozione del coordinamento degli interventi e dei servizi di cui al presente comma per assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali nel corso della vita della persona;
Tutto ciò premesso L’associazione autismo “Chi si ferma è perduto “ di Salerno e i genitori dei bambini autistici con forza e determinazione invitano il Direttore Generale dell’ASL Salerno a intervenire attraverso il dipartimento di Salute Mentale per razionalizzare le risorse in campo, coordinare Comune e Scuola nei loro interventi, uniformare l’intervento, garantire la continuità e la professionalità, il tutto per mirare a un progetto globale “casa, scuola e sociale”, definito e sostenibile, attuando con immediatezza le seguenti azioni:
-monitorare la rivalutazione funzionale in tempo per non lasciare scoperto l’alunno/paziente dai servizi socio educativi sanitari adeguati…… (si continua a sottoscrivere certificati scolastici solo sulla carta senza nessuna operativi e applicazione)
– convocare , l’asl , il COMUNE, la SCUOLA e la FAMIGLIA allo stesso tavolo;
– inviare alla Scuola e al Comune una circolare attuativa per la gestione della presa in carico di un alunno autistico;
– investire l’equipe multidisciplinare di azioni di presa in carico;
– convocare il team che segue l’alunno, le docenti e i dirigenti scolastici;
– condividere con la famiglia il piano globale da attuare;
– garantire la continuità didattica e formativa;
– costruire un elenco di professionisti che intervengono nei diversi ambienti di vita;
– attuare progetti scolastici ed extra scolastici;
– monitorare e intevenire;
– coordinare i compiti dei diversi Enti in campo: Scuola, Comune, Inps;
– partire con il progetto pilota;
– coinvolgere sempre la famiglia;
Ecco il contenuto della lettera inviata all’Asl
Gentile Direttore Generale, il progetto globale dell’alunno autistico passa per la condivisione degli ambienti naturali di vita, casa, scuola e sociale. La scuola, tre anni di materne, cinque di elementari, tre di medie e cinque di disuperiori, offre la terapia più funzionale e completa che esista; perdere quest’occasione, per assenza di coordinamento, significa inficiare il futuro dell’alunno autistico! La misura è colma, l’ASL deve garantire la presa in carico globale.
Certi e fiduciosi in un suo pronto intervento restiamo in breve attesa… gennaio ci darà la sua risposta. Un’eventuale assenza di azioni risolutive entro il prossimo mese, in modo funzionale all’autismo, sarà, putroppo, causa di azioni legali dei genitori miranti a difendere i diritti dei loro figli.
Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto… É giunto il momento che i soggetti interessati si parlino, si formino, si connettano tra di loro e collaborino tra loro per migliorare qualitativamente la mia vita!
Comunicato Stampa