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Una cellula killer può aiutare le nostre gravidanze?

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Zhigang Tian, immunologo dell’Università delle Scienze e della Tecnologia di Hefei (Cina), è l’uomo che ha presentato un’ipotesi innovativa.

Il feto umano, nelle prime settimane di vita, potrebbe avere un alleato in più. Si tratterebbe delle cellule natural killer che sarebbero quelle più aggressive del sistema immunitario e si occupano principalmente di individuare e neutralizzare le cellule portatrici di cancro oppure comunque infette.

Queste cellule oltre ad avere caratteristiche aggressive potrebbero avere anche un lato dolce. Infatti aiuterebbero la produzione di alcuni specifici fattori di crescita per il feto umano.

Il ricercatore Tian ha rinominato queste cellule natural killer uterine, perché presenti soltanto nell’utero, e soltanto nelle prime fasi della gravidanza.  Ha inoltre scoperto che queste producono grandi quantità di due proteine, entrambi vitali per la crescita del feto.

Una delle proteine è la pleiotropina, che favorisce lo sviluppo di vasi sanguigni, ossa, cartilagini e fibre nervose. L’altra è la osteoglicina, che aiuta invece lo sviluppo del cuore e alla crescita corretta di pelle e occhi.

Queste cellule erano presenti in minori quantità nelle donne che avevano vissuto ripetuti aborti spontanei, e in alte quantità in quelle che avevano portato a termine gravidanze con successo.

L’esperimento per ora è stato condotto su delle gravidanze di topi che hanno presentato caratteristiche simili a quelle delle donne.

Lo scopo della ricerca è capire se queste particolari cellule sono in grado di aiutare anche donne che hanno avuto feti sottopeso oppure chi ha praticato aborti spontanei.

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