M5S. Cammarano:”tutta la Piana del Sele è vulnerabile ai nitrati”
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Riportiamo il comunicato dell’attivista del m5s Cammarano.
M5S, CAMMARANO: EMERGENZA NITRATI LA REGIONE INTERVENGA CON UN PIANO A LUNGO TERMINE
Il Consigliere regionale Michele Cammarano depositata richiesta di audizione in ottava commissione agricoltura
E’ di questi giorni la notizia che il settore più in difficoltà in questa difficile ripresa economica è l’agricoltura. Questo vuol dire che non è possibile più perdere tempo, ma intervenire per non abbandonare gli operatori già in crisi da tempo. Una prova dell’approssimazione a cui è abbandonata l’agricoltura campana è la questione relativa alla nuova zonizzazione dei terreni vulnerabili ai nitrati. La denuncia è del Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano. “Con delibera di Giunta 762 la direzione ambiente della Regione Campania definiva le nuove zone di vulnerabilità sulla base delle rilevazione dell’ARPAC del triennio 2012-2015”.
“Di fatto tutta la Piana del Sele è stata perimetrata come area vulnerabile ai nitrati con tutte le conseguenze del caso per l’economia agraria legata all’allevamento”. “Secondo quanto previsto dalle normative sui reflui zootecnici, la Piana del Sele potrà sostenere un carico di nitrati corrispondente più o meno alla metà dei capi attualmente presenti nelle stalle”. “Allo stato attuale c’è poco da fare,- continua Cammarano- o si abbattono i capi o si spostano altrove, con grave pregiudizio per gli agricoltori, per l’economia rurale della provincia di Salerno e per il nostro prodotto tipico per eccellenza, la mozzarella. “Poco cambia l’aver spostato l’entrata in vigore del provvedimento al prossimo anno senza un piano d’azione a lungo termine che tuteli l’ambiente da un lato e gli operatori dall’altro”.
“A questo proposito abbiamo chiesto un’immediata convocazione della commissione agricoltura per capire insieme agli attori interessati quali siano le reali prospettive a lungo termine di questa vertenza, e quali soluzioni intenda adottare la giunta per evitare l’ennesima beffa per la nostra economia rurale”.
“Urgono soluzioni chiare– conclude Cammarano- e immediate per far sì che tra un anno i nostri allevatori non si trovino sul baratro della chiusura delle aziende”.
