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Scoppia il polverone dopo le dichiarazioni sugli ebrei da parte di De Luca

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Napoli. “Lungi dal voler entrare nel merito politico del discorso fatto da De Luca facciamo presente che la privazione dei più elementari diritti civili e della stessa dignità degli ebrei in seguito alle leggi razziali non può essere utilizzata come termine di paragone per situazioni che afferiscono ai meccanismi della politica di qualunque Stato democratico e che, pertanto, l’essersi avventurati a farlo rappresenta una strumentalizzazione che offende chi ha patito in prima persona gli effetti della discriminazione antiebraica o ha risentito negli anni il peso delle esperienze dolorose vissute da familiari e amici.

Siccome per l’Ebraismo anche da episodi negativi può nascere qualcosa di positivo, ci auguriamo che questo inatteso scivolone di De Luca aiuti a comprendere la necessità di prestare maggior attenzione a parole e concetti utilizzati per discutere situazioni attuali in vari ambiti, al fine di evitare banalizzazioni che, oltre a oltraggiare la memoria, danneggino in primis l’immagine di chi se ne rende autore”.

Queste le parole della comunità ebraica napoletana alla luce dello spiacevole confronto fatto ieri dal Presidente della Campania, in cui ha confrontato le condizioni attuali del Pd a quelle degli ebrei durante il periodo in cui furono proclamate le leggi razziali.

Riportiamo le parole di Vincenzo De Luca riferendosi agli esponenti del Pd

“è come gli ebrei negli anni delle leggi razziali: braccati, umiliati e senza patria. A volte appaiono un corpo estraneo nella società italiana dal punto di vista della capacità di sintonizzarsi sui sentimenti della gente”.

In risposta a tutto questo polverone che si è venuto a creare per smorzare gli animi in una nota via Twitter il governatore della Campania ha voluto precisare la sua posizione

“La mia metafora era solo per spiegare la condizione di isolamento e solitudine che oggi investe tanti militanti del Pd. Per l’amore di Dio, nessun equivoco, grande affetto e solidarietà per la comunità ebraica. Come sempre.”

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