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Campagna: chieste le conferme delle condanne ai capi della droga

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Campgana. Ieri, in Corte di Appello, la requisitoria del pg Amedeo Sessa, è stata chiesta la conferma delle condanne già proclamate per i boss del cartello della droga. Alla sbarra gli indagati che hanno scelto il rito abbreviato in primo grado. Tra loro Antonino Busillo, difeso dall’avvocato Dario Barbirotti, e Gaetano Gliemi, difeso da Mario Pastorino, che partono da una condanna rispettivamente a dodici e dieci anni di reclusione.

Busillo ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui afferma di non essere associato a nessuno, ha inoltre respinto l’accusa di aver sparato nell’episodio contestato anche a Emanuele Sessa, per il quale si procede con il rito ordinario. Ascoltate in aula anche alcune intercettazioni che riguardano l’imputato Vito D’Ambrosio, condannato in primo grado a sei anni. I difensori, avvocati Costantino Cardiello e Agostino De Caro, contestano gli stralci contenuti nella sentenza di primo grado. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.

Il collegio, presieduto dal giudice Diego Cavaliero, è chiamato a valutare anche le posizioni di Donato Morrone, un anno e sei mesi in primo grado, e Antonio Astore, un anno, difesi rispettivamente da Sebastiano Tanzola e Domenico D’Alessandro.

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