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Capaccio, perde il lavoro e tenta il suicidio: tragedia sfiorata in un centro d’accoglienza

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Tempo di Lettura: 2 minuti

CAPACCIO PAESTUM. Perde il lavoro e tenta di suicidarsi. Un 27enne di origini pakistane, residente in un centro d’accoglienza di Capaccio Paestum, si è tagliato le vene con una lastra di vetro. Tragedia sfiorata solo grazie all’intervento dei responsabili che, accorgendosi di quanto accaduto, hanno immediatamente contattato il 118.

I paramedici, giunti sul posto, hanno caricato il giovane sull’ambulanza per il trasporto presso il nosocomio ospedaliero di Polla, dove è stato sottoposto a TSO.

A quanto pare il 27enne da ben 3 anni risiedeva nel centro d’accoglienza. Non aveva mai dato segni di squilibrio o problemi, ed aveva trovato lavoro in un supermercato locale. Purtroppo, però, i titolari hanno tagliato diverso personale e tra i “nomina” c’era anche il giovane, che a quel punto è caduto in depressione, arrivando al tentato suicidio. Ad abbatterlo la paura di non riuscire più ad ottenere il permesso di soggiorno e, quindi, di essere rimandato a casa.

“Sono da 15 anni in Italia, mi sono trovato benissimo ed ho lavorato spesso, ma se devo tornare in Pakistan sono morto, allora preferisco morire qui uccidendomi io stesso” ha detto il 27enne ai titolari del centro d’accoglienza.

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