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Sanità in Campania, M5S: “Regione non scorre graduatorio ed assume internali”

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CAMPANIA. “La carenza di personale sanitario in Campania è una criticità con cui dobbiamo fare i conti da anni. Il presunto svuotamento delle corsie che potrebbe provocare Quota 100 è invece per ora solo una previsione, a cui comunque il governo sta dando risposte concrete. L’unica certezza è che, a fronte di un’atavica penuria di dipendenti in sanità che perdura da anni, la Regione Campania non ha mai messo in campo nessuna iniziativa efficace per arruolare nuovo personale. Non si comprende perché non vengono scorse le decine di graduatorie attive per tutti i profili sanitari, mentre si continuano a reclutare interinali in violazione della legge Madia e con contratti che gravano sul sistema sanitario regionale il 35% in più rispetto all’assunzione di vincitori di concorso. Procedure al centro di nostri esposti ad Anac, Corte dei Conti e Procura della Repubblica. Né è chiara la ragione per cui la Regione non abbia ancora attivato borse di specializzazione aggiuntive in medicina di emergenza, dando seguito a una nostra risoluzione approvata all’unanimità in Commissione sanità nell’ottobre scorso. Un interminabile elenco di negligenze che De Luca prova a coprire con le solite strumentali e infondate accuse al nostro Governo”.

È quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, a margine dei lavori in Commissione sanità di cui è componente.

“All’inerzia di questo governo regionale, il nostro ministero della Salute ha risposto sbloccando il turn over dopo 15 anni non solo per le Regioni virtuose ma anche e soprattutto per quelle in piano di rientro come la nostra, determinando l’ammissione ai concorsi anche per gli specializzandi dell’ultimo anno, semplificando le procedure di mobilità con l’esclusione del rilascio obbligatorio del nulla osta e attivando circa 900 borse di specializzazione per i medici di medicina generale. Misure che consentiranno nuova iniezione di personale in una regione nella quale, grazie al nostro Governo, si metterà finalmente in condizione medici e infermieri di garantire un’adeguata qualità di assistenza a ciascun paziente. Ora la Regione faccia la sua parte”.

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