Eletto sindaco all’età di 91 anni, accade a Nusco un comune nell’avellinese
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Nusco. Ciriaco De Mita è stato rieletto sindaco a Nusco, il piccolo comune dell’Alta Irpinia dove nacque il 2 febbraio del 1928 e dove risiede da sempre. come evince dalla sua data di nascita, il neoeletto sindaco ha prorpio 92 anni. L’ex leader democristiano inizia così il secondo mandato consecutivo come primo cittadino, sconfiggendo l’avversario Francesco Biancaniello a capo della lista «Ricominciamo da Nusco». A Nusco il primo partito alle elezioni europee è risultato il M5s con il 30,8% pari a 739 voti: il Movimento è anche il partito più votato in provincia di Avellino, seguito dal Pd (23,9% con 573 voti) e dalla Lega (21,8% con 523 voti).
Con 409 voti di differenza, De Mita ha guidato al bis la sua lista «Italia È Popolare» battendo Francesco Biancaniello, 50enne, avvocato, sostenuto dalla lista «Ricominciamo da Nusco», e appoggiata anche dal Pd. Quando nel 1969 Biancaniello nacque, De Mita faceva già parte del governo come sottosegretario all’Interno ed era stato eletto deputato, nel 1963, sei anni prima. Nel 2014, De Mita venne eletto sindaco con il 77,3%. Questa volta aveva deciso di ricandidarsi soltanto negli ultimi giorni utili, quando annunciò di averci ripensato per «combattere contro la stupidità». Ed è riuscito nell’impresa. «È stato un impegno – dice De Mita subito dopo la proclamazione – dettato all’inizio più dall’istinto che dalla ragione. In una situazione di non politica, come quella determinatasi ad Avellino, che rischiava di prevalere anche a Nusco. Ma il dialogo che ho avuto con le persone ha cambiato l’orientamento».
La spinta a ricandidarsi era stata provocata anche dalla rottura con il consigliere regionale di «Italia È Popolare», Maurizio Petracca, che ad Avellino ha deciso di sostenere il candidato sindaco Luca Cipriano con una lista composta da ex demitiani e esponenti che si sono allontanati dal Pd. Proprio in seguito a questa rottura, De Mita ha deciso di non presentare per la prima volta una sua lista nel capoluogo irpino. Certamente farà sentire il peso della sua opinione nel ballottaggio che nel capoluogo si profila tra Luca Cipriano, sostenuto anche dal Pd oltre che da Petracca, e Gianluca Festa, dirigente provinciale del Pd in rotta con i dirigenti irpini del partito: «La storia di Avellino – sottolinea De Mita – è sempre singolare. Come è accaduto, non c’è disegno politico ma una iniziativa che non si spiega e non si traduce in futuro».