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Chiuso il presidio di Eboli: 61 tartarughe Caretta Caretta in mare

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Si è chiuso ieri pomeriggio il presidio al nido di Caretta Caretta, a Marina di Eboli. Le uova deposte dalla tartaruga, nella notte tra il 28 e il 29 giungo, erano 90, con una schiusa del 70% e la nascita di 61 tartarughine. Dal 19 agosto, sul tratto di spiaggia tra il Campolongo Hospital e il Giamaica Village, il presidio è stato gestito e organizzato dall’associazione NaturArt di Salerno, con il supporto di Nicola Campomorto autorizzato in deroga ai divieti che ha seguito tutta la parte di manipolazione delle baby tartarughe, il tutto sotto la supervisione del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn. L’individuazione del nido, è stato frutto della lavoro di tanti volontari che nei mesi precedenti, tra giungo e luglio, hanno monitorato giornalmente il tratto di costa che va dal Campolongo al Molo Sirena.


La presenza della Tartaruga Marina Caretta Caretta, nel mare salernitano, è un interessante segnale di biodiversità, una specie classifica come specie vulnerabile dal IUCN Red List che va assolutamente protetta e che soffre dell’incessante inquinamento di plastiche nei nostri mari e della pressione ormai insostenibile della pesca intensiva.

Ora siamo in attesa delle prossime schiuse, in particolare di quelle dei nidi cilentani che tra Marina di Camerota e Acciaroli hanno segnato un record con 26 siti di nidificazione.

Sul posto i volontari delle associazioni, l’ENPA, Legambiente, AMP Punta Campanella, Museo Vivo del Mare, Ardea, Esoes Palinuro, CAB, NaturArt Salerno, coordinate del Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn, ad assistere e seguire le schiuse delle prossime settimane.

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