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Presentato il progetto FAMI: l’inclusioneOltre tra innovazione, prossimità e legalità

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Tempo di Lettura: 4 minuti


Si è svolta nella mattinata di ieri, presso il Palazzo del Governo, la presentazione, a conclusione delle attività effettuate, del progetto FAMI #L’inclusioneOltre tra innovazione, prossimità e legalità. All’incontro hanno preso parte, oltre al Prefetto di Salerno Francesco Russo, l’Assessore alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione della Regione Campania, Mario Morcone, il Sindaco del Comune di Eboli, Mario Conte, il Direttore Generale dell’Asl di Salerno, Gennaro Sosto e le organizzazioni sindacali e datoriali di categoria nonché i vertici delle forze di polizia.


Il Progetto – realizzato grazie alla sinergia di un partenariato altamente qualificato e radicato sul territorio costituito da Prefettura di Salerno, ASL di Salerno, Comitato ARCI Salerno, CIDIS onlus e il Consorzio La Rada – ha rappresentato un importante passo operativo verso l’obiettivo di mettere in campo “azioni concrete” per contrastare i rischi di esclusione, vulnerabilità ed emergenza che caratterizzano il vissuto quotidiano di molti cittadini stranieri presenti sul territorio e facilitare i processi di governance dei fenomeni migratori da parte della Prefettura di Salerno. Grazie al potenziamento delle competenze degli operatori e all’attivazione di interventi di prossimità e di contrasto al caporalato, si è voluto approcciare le esigenze dell’utenza straniera in modo innovativo, avviando un meccanismo virtuoso multiculturale che fosse in grado di avvicinare le istituzioni alle esigenze espresse dai cittadini stranieri per diffondere diritti e legalità.


Il progetto, svoltosi da ottobre 2021 al 31 dicembre 2022, ha permesso di intervenire su 3 macro aree:
– rafforzamento delle capacità di gestione e di organizzazione dei servizi rivolti ai cittadini stranieri;
– azioni per il rafforzamento della governance territoriale relativamente alla gestione dell’emergenza sanitaria;
– interventi sperimentali per il contrasto al caporalato a tutela dei migranti nel lavoro agricolo.
Tra le principali attività sono state redatte, nella cornice di un protocollo interistituzionale, le linee guida per la sorveglianza sindromica delle malattie infettive all’interno dei CAS della provincia di Salerno. È stato quindi possibile avviare ben due campagne di screening per monitorare la diffusione di tubercolosi e di coronavirus tra gli ospiti dei CAS, effettuando oltre 900 tamponi.
Inoltre, è stato sottoscritto dal Prefetto di Salerno, dal Sindaco di Eboli, dalla Direzione Generale dell’Assessorato al Lavoro della Regione Campania, dalle Confederazioni dell’agricoltura di CGIL, CISL e UIL, dalle Associazioni datoriali Confagricoltura, CIA e Coldiretti e dai rappresentanti legali del Comitato ARCI Salerno, da CIDIS Onlus e dal Consorzio La Rada, un Protocollo d’Intesa operativo per il contrasto al fenomeno del caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura nella Piana del Sele. Un’unità mobile con a bordo un’equipe multidisciplinare ha fornito orientamento e supporto ai cittadini stranieri presenti nella Piana del Sele per la costruzione di white list che ha coinvolto 36 lavoratori. Si è, infine, proceduto con la sperimentazione e la modellizzazione dell’innovativo approccio di matchmaking per l’incontro domanda-offerta tra aziende e lavoratori che ha portato all’attivazione di sette contratti.


Per diffondere meglio il progetto e il dettaglio delle attività sono stati predisposti vari opuscoli informativi.
Il Prefetto Russo ha espresso grande soddisfazione per gli importanti risultati conseguiti sottolineando “l’importanza di fare rete e dare un segnale forte nella direzione dell’integrazione e dell’accoglienza degli stranieri presenti sul territorio della provincia di Salerno. Tutti gli obiettivi di progetto sono stati declinati in azioni concrete e, soprattutto, riproducibili. È stato dimostrato che lavorare in modo dinamico e in sinergia consente di individuare strategie utili che possano garantire una sempre più efficace gestione del fenomeno migratorio nel lungo periodo”.

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