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Traffico di banconote false: 6 arresti, rete allargata anche nel salernitano

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Conclusa un’articolata indagine dei carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, avviata nel 2018, su un traffico transnazionale di banconote false. Una persona in carcere, cinque ai domiciliari e per altre due è scattato divieto di dimora nella provincia di Napoli.

A coordinare le indagini la Procura della Repubblica di Napoli, accertata l’operatività di un’associazione per delinquere strutturata per la gestione di una rete distributiva, con terminali in Italia (province di Gorizia, Firenze, Catania, Salerno) e all’estero (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina).
Le investigazioni hanno permesso di chiarire le dinamiche distributive della valuta falsa, attraverso un vendor attivo sui marketplace dal 2012, il quale, ricorrendo a complessi processi di ‘anonimizzazione’ telematica, gestiva i pagamenti in criptovalute e le conseguenti forniture effettuate da spedizionieri che inviavano plichi e pacchi postali – nascondendo la valuta falsa all’interno di materiale vario. Sigilli a 41 plichi postali all’atto della consegna in Italia e diversi paesi esteri; banconote false di vario taglio, per complessivi 120mila euro, nonché numerosi device utilizzati per le transazioni operate nel darknet e per i trasferimenti di criptovaluta. Arrestate in flagranza, dall’inizio delle investigazioni, 31 persone che avevano perfezionato l’acquisto delle banconote false sul dark-web, localizzati in Italia e all’estero.
Chiusa una stamperia clandestina digitale ad Arzano (Napoli), avrebbe prodotto banconote false. I titolari sono stati arrestati il 1 dicembre 2021, 50 gli indagati al momento.

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