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Camorra, confiscati beni per un milione ad un imprenditore salernitano

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Tempo di Lettura: 2 minuti

La Direzione investigativa antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca, emesso dalla Sezione riesame e misure di prevenzione del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica, della Dda e della Dia, nei confronti di società, beni mobili e disponibilità finanziarie del valore di oltre un milione di euro, riconducibili ad un imprenditore di Cava de’ Tirreni.

Il decreto di confisca è arrivato al termine di un’indagine della Dia di Salerno finalizzata a ricostruire il profilo di pericolosità sociale dell’uomo e ad individuare gli asset patrimoniali e finanziari riconducibili allo stesso, ai componenti del suo nucleo familiare ed ad una individuata persona fisica “prestanome”.

Il Tribunale, in via cautelare, aveva già ritenuto accertata la pericolosità sociale qualificata del “proposto” in virtu’ del suo coinvolgimento in articolate indagini circa collegamenti con il “clan” Bisogno, operante proprio a Cava de’ Tirreni, tant’e’ che aveva emesso, in via cautelare, decreto di sequestro.

L’imprenditore è stato condannato con sentenza irrevocabile ed è stato recentemente sottoposto ad una misura cautelare personale e patrimoniale all’esito di indagini per i reati di estorsione, usura trasferimento fraudolento di valori ed esercizio abusivo di attività finanziarie.

Sulla base delle indagini patrimoniali svolte dalla Dia è stata documentata l’esistenza di una sproporzione tra il patrimonio e la capacità reddituale dell’uomo e dei suoi familiari.

Il Tribunale di Salerno ha così disposto la confisca di svariate attività commerciali nei settori alimentari e della distribuzione carburanti insistenti nel Comune di Cava de’ Tirreni.

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