Edilizia, Marchesano (Filca Cisl): “In Cilento continua il trend positivo”
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Grazie al rilancio del comparto offerto dal superbonus e a tutti gli incentivi messi a disposizione lo stato di salute attuale del settore è buono.
Tale condizione ha dato il via a numerosi interventi di ristrutturazione.
I recenti dati forniti dalla cassa edile sono confortanti e in aumento in tutte le aree della provincia. Di fatto sono aumentate sia le imprese attive che i lavoratori dichiarati (circa 15.000); nonché, dato forse ancora più di rilievo, l’incremento delle ore lavorative.
“Nonostante allo stato attuale si siano ridotti gli incentivi per il settore privato – sottolinea il Segretario responsabile Filca Cisl Salerno, Giuseppe Marchesano – il Cilento resta una delle aree della provincia dove si registrano i numeri più confortanti. Questo è legato agli investimenti registrati nel comparto turistico/ricettivo. Infatti tutte le strutture si stanno ampliando al fine di incrementare la propria offerta tenuto conto dell’attrattiva turistica, della bellezza del territorio e dei siti archeologici d’importanza internazionale che offre il Cilento. Proprio tale crescita ha portato naturalmente ad un forte incremento occupazionale del territorio.
In futuro con il terminare dei vari incentivi – continua Marchesano – la speranza è che la crescita avuta dal settore non si arresti e venga compensata e/o incrementata dagli investimenti pubblici e dalla grande opportunità dei fondi del PNRR.
Da premettere che, come sindacato, siamo chiamati a svolgere un ruolo fondamentale e determinante per lo sviluppo, il rilancio e l’ammodernamento del nostro territorio grazie ai fondi del PNRR
Questo è stato capito anche dal governo, basti pensare al protocollo siglato con le organizzazioni sociali lo scorso 23 dicembre. Questo comporta la nostra partecipazione e il confronto sugli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia a livello nazionale, sia a livello territoriale.
Nel futuro l’aspettativa è quella che la pioggia di denaro prevista dal PNRR sia interamente investita. Basti pensare che, solo per la provincia di Salerno, in totale (e dunque non solo per l’edilizia) sono disponibili risorse per 2 miliardi 489 milioni 914 mila euro. Tali risorse riversate sul territorio andrebbero a dare nuova linfa sia in termini occupazionali che di benessere della collettività.
Tale sfida non può farci trovare assolutamente impreparati; essa può essere vinta solo con la collaborazione ed unendo le risorse e le professionalità di tutti i soggetti e/o enti che partecipano alla filiera per la realizzazione delle opere del PNRR.
Bisogna aprire quanto prima a livello territoriale un tavolo di confronto e collaborazione tra Sindacato/Imprese/Enti locali, al fine di coordinarsi e riuscire a realizzare le opere nei tempi attesi – rimarca Marchesano – Per la realizzazione del PNRR, le cose da attenzionare sono i tempi di realizzazione (tempi certi e che i lavori vengano ultimati) e la carenza di lavoratori nel comparto edile (soprattutto di quelli qualificati).
Considerando i cantieri in procinto di partire con il PNRR, come Enti Bilaterali ci siamo già attivati per formare tutte le figure lavorative che il comparto edile richiederà e/o impiegherà a breve. Tale sfida dovrà essere e sicuramente sarà vinta, perché la realizzazione delle opere del PNRR contribuiranno allo sviluppo e al rilancio del territorio salernitano porteranno a nuovi posti di lavoro grazie alla nuova liquidità che entrerà nelle casse delle imprese salernitane, molte delle quali ancora in sofferenza per il blocco della cessione dei crediti di superbonus e sisma bonus.
Altro nodo cruciale sarà quello legato alla sicurezza. Infatti, dagli anni 50 ai giorni nostri, le morti bianche nei cantieri non accennano a diminuire nonostante abbiamo una buona legge (la 81/2008). Questo vuol dire che probabilmente l’approccio al problema è sbagliato! In tutti questi anni abbiamo combattuto il fenomeno delle morti bianche solo ed esclusivamente con la REPRESSIONE.
In tutti i contesti si ripete continuamente la frase “la sicurezza è una questione culturale”, affermazione condivisibile, ma la cultura non si può insegnare con la REPRESSIONE.
Il regime sanzionatorio degli ispettori è importante ma non sufficiente; noi abbiamo bisogno di educare le imprese e i lavoratori alla sicurezza nei luoghi di lavoro e di promuovere la Cultura della Sicurezza con il dialogo, l’informazione, la formazione, la premialità e attraverso gli ENTI BILATERALI e gli RLST creando sinergie sul territorio con tutti gli attori che si occupano di sicurezza (Isp. Lavoro, ASL, INAL, Medici Competi, Tecnici ecc.). In conclusione, posso affermare che, per affrontare il problema, è fondamentale lavorare di squadra – Ha concluso il Segretario della Filca Cisl Salerno, Peppe Marchesano.