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33enne ucciso per il controllo del territorio: due salernitani arrestati

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Ci sono anche due salernitani fra i sei arrestati nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Bari. 

I militari hanno eseguito un’ordinanza applicativa di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, con la quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di sei persone, quattro originarie di Bari e due di Salerno, accusate a vario titolo dei delitti di omicidio in concorso, detenzione e porto illegale di armi, aggravati dalle modalità mafiose.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), il primo pomeriggio del 3 giugno 2014, a Giovinazzo, Claudio Fiorentino, all’epoca trentatreenne, mentre percorreva con un calesse la complanare della SS 16, venne raggiunto da nove colpi di arma da fuoco esplosi con una pistola mitragliatrice Micro Uzi da un killer che viaggiava a bordo di una moto condotta da un complice.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Bari e sviluppate in più fasi dal Reparto operativo – Nucleo investigativo per mezzo di servizi di osservazione, pedinamenti e attività tecniche, nonché supportate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati – tutti appartenenti al clan Di Cosola, attivo sul territorio di Bari e provincia – e di individuare il movente del grave fatto delittuoso, riconducibile ad un contrasto finalizzato al controllo del territorio.

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