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Napoli, accoltellati al Vomero perché “più fortunati”: la confessione del 16enne

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Tempo di Lettura: 2 minuti

NAPOLI. Accoltellati perché “più fortunati”, arriva la confessione del 16 aggressore che il 23 dicembre scorso sferrò dei fendenti a due ragazzi, un 18enne ed un altro 16enne, nella “zona bene” della città capoluogo. Interrogato dagli inquirenti, alla vista del video ha confessato in lacrime il tutto.

«Sì, sono io quello che impugna il coltello, ma ci tengo a precisare che è poco più di un portachiavi, di un souvenir, l’ho buttato nella spazzatura subito dopo il fatto, se volete vi indico pure il posto dove l’ho gettato».

Erano all’esterno di un bar le due vittime quando il gruppo di violenti, composto da 16 persone in sella ad uno scooter, ha fatto inversione ad U a causa di “un’occhiataccia”. Ma un semplice sguardo di troppo non è stato il solo motivo. Secondo quanto ha detto V.C., il ragazzino aggressore, la violenza è scaturita da risentimenti.

«Noi veniamo da zone povere della città, quella sera ci siamo fatti un giro nella zona degli chalet (Mergellina), poi al Vomero, quando quelli ci hanno guardati, è stato istintivo fermarci, ce la siamo presa con loro, sono quelli più fortunati».

Poi la scoperta: le due vittime, in realtà, non sono del Vomero. Non sono “più fortunati”. A quell’informazione l’aggressore chiede di nuovo scusa: «sono dispiaciuto per le ferite inferte, vorrei risarcire, se avessi la possibilità economica, mi limito a chiedere scusa».

Decide poi di collaborare con gli inquirenti, che volevano sapere perché arrivare ad accoltellare un coetaneo: «era un souvenir, un porta chiavi. L’ho gettato nella spazzatura dopo aver ferito quei due ragazzi, posso anche indicare in che posto ho buttato il coltello».

 

(fonte Il Mattino)

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