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Scafati: scoperto e denunciato dentista abusivo, esercitava nella tavernetta di casa

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Scafati. Esercitava la professione di dentista pur non avendo alcun titolo per essere autorizzato a farlo, nella tavernetta di casa sua, allestita a studio dentistico, fino ad ieri quando i carabinieri del N.A.S. (nucleo antisofisticazioni e sanità) di Salerno hanno bussato qualche giorno fa alla sua porta e hanno scoperto l’attività abusiva.

L’uomo 50 anni, di Scafati, è stato ovviamente denunciato a piede libero, ma purtroppo non è la prima volta che accade, infatti solo tre anni fa il falso dentista fu scoperto in flagranza di reato dai finanzieri della compagnia di via Nuova San Marzano che irruppero in casa sua proprio mentre effettuava un’estrazione ad un marocchino. In segutio lo studio fu posto sotto sequestro e il dentista abusivo fu denunciato.

Ciò però a quanto pare, non è bastato a scoraggiare l’uomo ad agire nell’illecito, infatti trascorso qualche anno il dentista scafatese, ci è ricascato di nuovo,ed ha ripreso la sua fasulla attività.  Per un periodo avrebbe addirittura “operato” per qualche tempo in provincia di Napoli per poi rientrare a Scafati e ripristinare lo studio nella tavernetta di casa.

Di pazienti ne aveva tantissimi, soprattutto extracomunitari, confermano i carabinieri. D’altro canto, il cinquantenne assicurava prestazioni a prezzi stracciati: solo venti euro per un’otturazione, poco più di trenta per un’estrazione, meno di cinquanta euro per interventi più complessi. Non si esclude che la maggior parte di coloro che si affidavano nelle sue mani fossero consapevoli del fatto che quello specialista non fosse abilitato ad esercitare la professione.

Durante l’ispezione i carabinieri del N.A.S., coordinati dal maggiore Vincenzo Ferrara, hanno appurato non solo che il professionista era sprovvisto dei titoli necessari per esercitare ma anche che lo studio allestito nella sua taverna era privo dei requisiti minimi strutturali, organizzativi e funzionali indispensabili per garantire l’incolumità dei pazienti che si sottoponevano a visite e ad interventi, anche di una certa complessità.

Fonte: ilmattino

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