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Treofan chiude dopo 30 anni, Sorial: “la lotta non si fermerà”

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Tempo di Lettura: 4 minuti

BATTIPAGLIA. La notizie della chiusura della Treofan e la conseguente liquidazione del personale dello stabilimento di Battipaglia è arrivata venerdì, come un fulmine a ciel sereno. Nella mattinata stessa Sorial era stato ospite a “L’aria che Tira”, di La7.

Si parlava di continuare la lotta, del tavolo tecnico al Mi.S.E. Poi la doccia gelata. Ma i lavoratori non si danno per vinti, come lo stesso Sorial ha fatto sapere tramite un post su Facebook.

Era apparso nella trasmissione La7 “L’aria che tira” due giorni fa per parlare proprio della questione della Treofan di Battipaglia. Nello stesso tempo Jindal comunicava ai lavoratori la chiusura dello stabilimento e il licenziamento immediato. Ora, proprio Sorial, torna a parlare attraverso un suo lungo post Facebook.)

“Non è facile pubblicare questo video. (La diretta allo stabilimento di Battipaglia n.d.r.
Non lo è perché dopo poche ore purtroppo, l’azienda ha deciso di aprire la procedura di mobilità nei confronti dei lavoratori di Battipaglia.

Una scelta assurda, inaccettabile, secondo me ignobile e ingiustificata.

Ma lo faccio perché ancora più persone possano conoscere la storia di questi lavoratori, le vicissitudini che hanno riguardato le cessioni e le acquisizioni di questa azienda, le responsabilità di istituti finanziari che hanno speculato su queste operazioni e soprattutto, lo faccio per fare un appello a tutti quegli imprenditori onesti che amano il nostro Paese, perché possano dare continuità produttiva a questa azienda e a tutte le sue professionalità.

E infine, lo faccio perché si possa capire contro cosa stiamo combattendo e dire, chiaramente, che non ci fermiamo.

Settimana prossima avremo una serie di appuntamenti importanti.
Lunedì è stata convocata con urgenza presso il MiSE l’ambasciatrice dell’India in Italia, perché il Governo indiano richiami alle sue responsabilità etiche e sociali il prenditore Indiano. Successivamente convocheremo il terzo tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico (i primi due si sono tenuti l’8 e l’11 gennaio scorso) per comunicare i prossimi passaggi.

Convocheremo, oltre all’azienda, anche i rappresentanti di Management e Capitali, la finanziaria di Carlo De Benedetti che dopo aver acquisito la Treofan nel febbraio 2017, ne ha venduto il ramo americano nel luglio 2018 incassando ben 233 milioni di dollari, e ha poi regalato agli indiani di Jindal Films, per 500 mila euro (mezzo milione di euro), la Treofan Europe (ossia i due stabilimenti italiani e quello tedesco).

È un’operazione che a mio avviso potrebbe aver alterato il mercato ed avere un impatto sulla concorrenza, con una cessione di un’azienda ad un competitor diretto, che si avvia a chiudere uno stabilimento dopo aver potenzialmente trasferito degli ordini dal sito appena acquisito verso altre aziende del gruppo. Per questo stiamo interloquendo con le istituzioni preposte al controllo e alla vigilanza di tali operazioni.

Sollecitiamo inoltre Regione Puglia a fare tutte le dovute verifiche sul finanziamento regionale a fondo perduto concesso al gruppo Indiano operante sul sito di Brindisi.

Inoltre, se la proprietà indiana vuole chiudere lo stabilimento di Battipaglia, sappia fin da subito che faremo di tutto per costringerla a lasciare gli stabilimenti agli eventuali industriali interessati a proseguire le attività.

É dura, ma nessuno di noi ha intenzione di mollare.

PS. I politici del PD e FI che speculano su questa situazione, dimenticando che le regioni di cui parliamo sono direttamente governate dal loro partito e che la vendita è avvenuta da parte di un signore che risulta essere la tessera numero 1 del PD. Suggerisco loro di impegnarsi con i loro interlocutori finanziari per non permettere tali speculazioni o in caso contrario di stare in religioso silenzio. Grazie“.

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