Prysmian Fos, la senatrice Bilotti annuncia interrogazione: “La crisi rischia di trasformarsi in una bomba sociale”
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“Massimo sostegno all’iniziativa messa in campo dai sindaci del territorio per esprimere, attraverso il consiglio comunale di Battipaglia, una volontà politica forte a tutela dei lavoratori della Prysmian Fos”. È quanto afferma la senatrice del Movimento Cinque Stelle Anna Bilotti in merito alla vertenza relativa allo stabilimento battipagliese a seguito della decisione dei vertici di prorogare la cassa integrazione per gli operai. “È necessario – aggiunge la senatrice – che la politica si mostri al fianco dei sindacati e delle maestranze per scongiurare una crisi che rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba sociale, visto che fra lavoratori diretti ed indiretti parliamo di circa 600 famiglie coinvolte. È fondamentale riconoscere l’alta qualità della fibra prodotta da questo stabilimento, una risorsa preziosa per il nostro paese, soprattutto in un contesto globale competitivo”.
“La preoccupazione riguarda le recenti decisioni relative ai bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’installazione della fibra ottica. L’assenza di specifiche di qualità in questi bandi potrebbe portare all’utilizzo di materiali inferiori, compromettendo la sicurezza e l’efficienza delle nostre reti di telecomunicazioni. Questa scelta non solo minaccia la competitività e la sicurezza del nostro sistema di telecomunicazioni ma mette anche a rischio la sopravvivenza dello stabilimento Fos, con gravi conseguenze per i lavoratori e l’economia locale. Una simile criticità non sorprende, visto come il Governo Meloni sta gestendo i fondi del PNRR ottenuti grazie al lavoro del presidente Conte, con l’obiettivo di far ripartire il nostro Paese e i suoi tessuti produttivi dopo la crisi COVID e le scelte a favore di pochi e a discapito di molti della maggior parte dei Governi della Seconda Repubblica. Il Governo Meloni non è stato in grado di perseguire questo nobile scopo, tanto che, come certificato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, nel 2023 abbiamo speso solamente il 7,4% di quanto programmato e il 75% dei progetti esecutivi risulta in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Un governo che si vanta di difendere gli interessi nazionali non può e non deve voltarsi dall’altra parte”. La senatrice, a tal proposito, annuncia la presentazione di un’interrogazione sul tema: “Per questo nei prossimi giorni depositerò un’interrogazione al Ministro del Made in Italy per chiedere chiarimenti su cosa il Governo intende fare per difendere le ragioni dei lavoratori e del territorio, nonché garantire uno sviluppo delle realtà industriali, soprattutto nei territori del Sud, con produzioni di qualità e ad alto valore aggiunto”.